Così mentre ieri nel resto d’Italia la curva dei contagi si abbassava, nell’isola si registrava una preoccupante impennata. In un video è lo stesso assessore alla Sanità Ruggero Razza ad annunciare che in «tutti i casi positivi si individuano contatti con i paesi di provenienza nelle aree di contagio».
Da settimane i Siciliani si sono barricati in casa dimostrando di rispettare le regole per un bene superiore. Un sacrificio inutile perchè con questo adamento di arrivi stanno trasferendo il focolaio da questa parte dell’Italia.
Non basta che il governatore Musumeci annunci sulla sua pagina facebook “Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto”. Non basta proprio.
A Messina è stata infettata tutta una casa di riposo perchè uno dei ricoverati ha ricevuto la visita di un parente proveniente dal nord. In quella casa di riposo stanno vivendo un vero e proprio incubo. Dopo essere risultati positivi, sono stati isolati e lasciati soli a se stessi senza cura ed assistenza.
La Sicilia se si fosse comportata da isola – quale è – si sarebbe salvata. Privi di infrastrutture, isolati dal resto d’Italia: senza alta velocità, senza ponte – in questa occasione infausta – ci stiamo trovando collegati alle altre Regioni come mai prima.
Ieri l’assessore Razza ha chiarito che per ragioni epidemiologiche i governatori possono far valere le loro ordinanze su quelle nazionali. Se il Governo nazionale se ne frega dell’isola perchè il Presidente della regione non è intervenuto prima, bloccando qualsiasi ingresso in entrata ed uscita?
È ancora Razza che afferma – commentando il dato allarmante – “Musumeci è stato profeta”. Se il governatore sapeva perchè non è intervenuto con un provvedimento “Salva Sicilia“ al momento giusto e perchè ancora non lo fa? Non parleremo neanche dello statuto speciale che, forse, in questa occasione si sarebbe rivelato utile.
È fatto divieto di correre lontano da casa e nel frattempo a Messina continuano a sbarcare.
I quotidiani nazionali ieri festeggiavano l’abbassamento della curva di contagio nel resto d’Italia e nessuno rilevava che in Sicilia il datto era aumentato: contagi e morti.
I siciliani – da sempre bistrattati per il carattere “mafioso” – questa volta si sono attenuti alle regole: si sono chiusi in casa. Inutilmente, noi bestie improduttive del Paese non contiamo di fronte a quelle regioni piegate dal Coronavirus che trascinano l’Italia.
Siamo zona rossa già da più di due settimana e mentre in Lombardia non arriverranno le bollette, qui nell’isola, puntualmente dovremo pagare luce, acqua e gas.
Musumeci come ci sta difedendo da tutto questo?
Attraverso inutili messaggi sui social. Ieri, quando hanno cominciato a girare i video di tutti gli sbarchi da Villa San Giovanni, la gente – chiusa a casa – si è ribellata. L’assessore del Comune di Catania Ludovico Balsamo commenta il post della notte del governatore con queste parole «Presidente bisogna andare a Messina adesso e chiedere spiegazioni sull’accaduto, bisogna capire cosa non ha funzionato. Si deve sapere perché qualcuno ha disatteso gli ordini perché sennò il popolo siciliano non sarà più disponibile a riceverne… Bisogna fare chiarezza e chi ha sbagliato deve pagare!!!!»