Le alici, i masculini nel nostro dialetto, un pesce che nella cucina siciliana fa quasi da motore trainante e che noi siciliani ci ritroviamo in tantissimi piatti, anche in abbinamento a pietanze che non hanno nulla a che vedere con il mare.
La storia dei masculini e l’etimologia del termine
Nell’ambito della cucina siciliana i masculini affondano le loro origini sin dalla dominazione dell’Isola da parte dei Greci e dei Fenici, che le utilizzavano per la preparazione della salsa garum, un tipo di salsa fermentata a base di pesce azzurro assieme al sale e che univa tutta l’antica Roma. La conservazione delle alici sotto sale rappresentava una grande risorsa alimentare, in particolar modo da un punto di vista economico, per le comunità marinare.
Da allora i masculini sono diventati tra i pilastri della dieta mediterranea grazie proprio alla tecnica della salagione. Attualmente sono un vero e proprio esempio di economia sostenibile, considerando anche il fatto che la pasta con i masculini era una quindi alle origini una ricetta povera, utilizzata dai pescatori per sfamarsi con il pescato fresco.
Sull’etimologia del temine in dialetto, diffuso soprattutto nella provincia di Catania, c’è la credenza, comunque errata, che essi erano i maschi delle sarde. I due tipi di pesce, seppur pesce azzurro entrambi, appartengono a due famiglie diverse. Ma c’è anche un’altra accezione del termine, che in italiano si traduce come scaltre, per sottolineare la loro astuzia e la loro rapidità di azione.
La ricetta
Ma c’è un piatto particolare che si prepara con questo tipo di pesce, i masculini al cartoccio, che nella nostra cucina assume un’importanza sempre maggiore. La preparazione la illustra il ristoratore Emanuele Serpa, che spiega ancora come questo piatto vada molto forte in uno dei suoi locali.
«E’ una ricetta storica – ha detto Serpa –, nella quale i masculini vengono messi su un letto di aglio, prezzemolo, vino bianco e pomodorino. Si inforna il tutto per 10-15 minuti, a 160-170 gradi, in modo che il pesce venga in qualche modo scottato e che non si cucini troppo. Non abbiamo altre varianti, la facciamo nel nostro ristorante a Santa Maria la Scala, davanti al mare, e va forte nel periodo attualmente in corso. E’ un piatto piacevole, in particolare a chi ama i sapori forti».