La Sviluppo Sud Catania, realtà di pallavolo attualmente militante in Serie A2 e con una storia molto recente alle spalle che comincia tra la primavera e l’estate di quest’anno, quando la società precedente Saturnia Aci Castello versava in grosse difficoltà economiche rischiando di non potersi iscrivere al campionato.
L’acquisizione del presidente Pino Carbone ha ridato linfa a un progetto sportivo che rischiava di naufragare e che invece adesso si propone di riportare la pallavolo d’élite nel capoluogo etneo. Pino Carbone era già presidente della Franco Tigano Palmi e ha rilevato la società assumendone in questo modo la presidenza della società, che così riparte dalla Serie A2 per avere obiettivi ambiziosi, anche se non nel breve termine.
L’entusiasmo e gli obiettivi per il nuovo campionato di A2
Al fianco del presidente Carbone e dell’amministratore unico Gabriele Lania figura nelle vesti di direttore generale Massimo D’Onofrio, proveniente da Ortona, ma soprattutto figura importante nell’ambito della Lega Pallavolo. Lo stesso D’Onofrio ha raccontato come è iniziato il tutto nei mesi scorsi e cosa ci si propone di fare per quest’anno.
«Sono arrivato ad aprile – ha detto D’Onofrio – e c’è stata sin da subito una certa sintonia con il presidente, che già comunque conoscevo. La pallavolo è la mia passione e Catania è l’ambiente giusto per impiantare un nuovo progetto. C’erano inizialmente molte difficoltà, ma quello che inizialmente poteva sembrare un peso in seguito è diventato una risorsa. Noi siamo qui per impiantare un progetto, che ha come scopo quello di riportare la pallavolo ad alti livelli. Abbiamo creato un ambiente nuovo trattenendo soltanto Luca Vasic e Nicolò Volpe, ma dalle amichevoli ci siamo resi conto che abbiamo un’ottima squadra e che possiamo essere competitivi».
Le difficoltà iniziali e la voglia di esprimere un bel gioco
Ma i risultati non si ottengono subito, in quanto «fare proclami, specialmente con un ambiente nuovo, sarebbe molto presuntuoso. Se non riuscissimo a tornare in Superlega quest’anno ci riproveremo l’anno prossimo. Lunedì 20 ottobre alle 20,30 debutteremo al Pala Catania contro Macerata e la partita è slittata perché un loro giocatore è stato impegnato con i mondiali. Noi cercheremo comunque di essere la migliore espressione possibile di una squadra di pallavolo».
Come abbiamo detto le difficoltà all’inizio c’erano. Per far sì che questo progetto cresca si lavora inevitabilmente a 360 gradi, soprattutto per i giovani.
«La società di Catania era a rischio e in questa logica, dato che il Palmi era retrocesso in A3 volevamo trasferire il titolo sportivo. Ma per Catania il titolo non poteva essere venduto e allora il presidente ha pensato di comprare Catania. All’inizio eravamo un po’ spiazzati, ma in seguito abbiamo capito che potevamo ottenere ottimi risultati. La pallavolo qui ha una bella tradizione con due scudetti vinti e cercheremo di risvegliare la passione. Stiamo lavorando per coinvolgere anche le scuole e con le piccole realtà locali per costruire anche un vivaio. Per queste cose abbiamo una persona che sta operando nel territorio».