Samuele Segreto in Sandokan: un sogno che diventa realtà

di Giuliano Spina

Tra gli attori siciliani emergenti c’è Samuele Segreto, 21 anni compiuti lo scorso mese di luglio, che nel suo curriculum vanta una partecipazione da protagonista nel film Stranizza d’amuri, diretto da Beppe Fiorello alla 22esima edizione del talent show di Maria De Filippi, Amici.

Sandokan, un sogno che si avvera per lui

Adesso invece fa parte del cast della serie Sandokan, trasmessa su Raiuno dall’1 al 22 dicembre. Dopo le passate esperienze questa nuova avventura per Samuele, originario di Monreale, rappresenta una sorta di ritorno all’infanzia, in quanto sin da bambino è stato appassionato al mondo dei pirati, tanto da dedicare delle parole per questa esperienza sui social.

Con questo post pubblicato ha detto di essersi rivisto bambino, dato che una mattina, dopo aver visto il cartone di Sandokan, si mise a disegnare una mappa del tesoro. Dopo aver ricordato anche quando prese una spada giocattolo per andare a giocare fuori nel cortile con i pirati che erano lì con lui nella sua immaginazione ha rivolto un ringraziamento a chi ha creduto in lui e a tutti i suoi colleghi.

La carriera di attore di Samuele Segreto ha avuto inizio ufficialmente nel 2016, quando ha interpretato il ruolo di Sebastiano nel film In guerra per amore di Pif. Nello stesso anno ha esordito come ballerino televisivo e nell’anno successivo ha fatto parte del cast dello spettacolo Lo schiaccianoci, coreografato da Giuliano Peparini e tenutosi nell’arena Forest National di Bruxelles.

Un momento di sfogo nei mesi scorsi per un fatto brutto

Eppure nella sua vita trovano posto anche momenti di rabbia, come quando nello scorso mese di aprile assistette alla sparatoria di Monreale, nella quale persero la vita il 23enne Salvatore Turdo e i 26enni Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. In quell’occasione disse come i colpi di pistola a raffica, oltre ad avere rovinato una serata che doveva essere di festa, non facciano parte del mondo nel quale è cresciuto, identificato con casa sua, che veniva definita sempre da lui un posto sicuro.