Clima poco sereno ad Adrano. Come diffuso nella giornata di domenica il candidato sindaco Carmelo Pellegriti ha evidenziato pubblicamente le gravi intimidazioni personali ricevute e prontamente denunciate alle autorità competenti.
Sui social in molti hanno voluto manifestare solidarietà e vicinanza a Pellegriti: “L’onestà e l’indifferenza a certi ambienti fanno paura. Avanti così, liberi e a testa alta” si legge in un commento. Ed ancora: “Carmelo , siamo tutti con te!! Questa non è la politica! La politica è un’altra cosa! Insieme lotteremo per la legalità!”.
Tutti gli attestati di vicinanza pervenuti a Pellegriti sono accomunati dalla frase “non mollare”, ripetuta e scandita a più riprese non solo dai sostenitori del candidato sindaco ma anche da semplici cittadini adraniti. Un monito ed una reazione concreta contro la piaga della delinquenza dilagante, da anni, nella cittadina etnea.
Pellegriti si è preso del tempo per riflettere dopo gli incresciosi fatti accaduti lunedì, paventando pure l’ipotesi di sospendere la campagna elettorale. Il risultato del primo turno ha consegnato, infatti, un ballottaggio con Fabio Mancuso, sostenuto da tre liste civiche adranite.
E, proprio al termine della riunione indetta ieri pomeriggio per capire quale direzione futura assumere, lo stesso Pellegriti ha così commentato la scelta intrapresa di continuare il percorso elettorale senza mollare: “La delusione più grande sono state le dichiarazioni del mio avversario. Mi aspettavo una telefonata solidale. Invece ha solo sminuito i fatti. La riunione è durata diverse ore, ma le idee sono chiare. Non mi faccio scoraggiare dalle intimidazioni. In queste ore la mia determinazione è aumentata al mille per mille, guardando gli occhi dei miei figli ho capito il dovere morale di continuare questa campagna elettorale. E di vincerla. Io voglio amministrare questa città. Riuscirò a convincere pure quella parte che non mi voterà”.