Il mal di testa, un problema molto comune che però viene avvertito in diverse maniere. Ogni volta che sentiamo questa frase pensiamo subito alla febbre, all’influenza. Ma questo disturbo riguarda in genere tutta una serie di problematiche legate anche ad altre patologie.
Ci si chiede anche come può intervenire in soccorso l’osteopatia e la modalità più nota a tutti è quella olistica, attraverso la quale si interviene sulle tensioni dei muscoli o sulle disfunzioni articolari allo scopo di riportare la mobilità a livelli standard e di migliorare la circolazione sanguigna.
Cosa è il mal di testa?
Nello specifico però la disciplina può davvero aiutare ad alleviare il mal di testa anche in altri modi e il dottor osteopata Alessandro Melia ci spiega prima di tutto come per mal di testa si intenda una grande varietà di disturbi.
«Si tratta delle cefalee – afferma Melia -. Ci sono quelle primarie, che sono delle vere e proprie emicranie, come quella a grappolo e altri circolatorie o più in generale neurovascolari. Ma ci sono anche quelle secondarie, che possono essere causate da problemi dentali, sinusiti, variazioni ormonali e da altro. Infine ci sono le cefalee muscolo tensive e cervicogeniche, che sono quelle più frequenti nella vita quotidiana e nelle quali l’osteopata può intervenire. Non dipendono da una malattia vera e propria, ma da tensioni e disfunzioni del corpo, molto spesso della cervicale e della mandibola, che possono essere individuate e trattate».
Lo stile di vita e le posture influiscono
Anche in questo caso le posture e lo stile di vita influiscono, perché «chi lavora seduto davanti al pc, chi sta col cellulare per tante ore al giorno e tiene posture scorrette può avere squilibri nei muscoli del collo, della nuca e della mandibola. In questo modo si comprimono piccoli nervi e restringono piccoli vasi sanguigni potendo sfociare in questi sintomi irradiati verso il capo, anche quando in quest’ultimo non c’è un vero e proprio problema. Questa tensione costante si può tradurre come mal di testa di tipo tensivo, che è come avere un cerchio alla testa e un peso sulle tempie, come se fosse un dolore sordo a casco, che in genere arriva a fine giornata».
Come può intervenire l’osteopatia?
Quando il dolore parte dal collo e arriva in seguito alla testa «si parla di cefalea cervicogenica, che in realtà deriva da disfunzioni ben specifiche del tratto cervicale, sia a livello muscolare che a livello vertebrale, che alterano la postura e che danno un richiamo doloroso verso. L’osteopatia non si limita a trattare solo la zona del capo e del collo, ma va anche alla ricerca della causa primaria che porta a questi squilibri riportando il corpo al suo equilibrio. In questi casi la valutazione si estende in tutto il corpo a partire dal capo e arrivando fino al diaframma, perché anche delle strutture lontane da un punto di dolore possono influenzare molto il sintomo stesso. Consigli posturali, tecniche di rilassamento e un lavoro condiviso con un medico portano a ottenere risultati duraturi e si prevengono anche le recidive».
E’ sempre consigliabile fare delle sedute dall’osteopata «perché facendo delle sedute preventive di una volta ogni mese e mezzo si riesce a intervenire su determinate tensioni che a lungo termine potrebbero portare a sintomi del genere. L’attività fisica va a ridurre e a prevenire l’insorgenza delle cefalee muscolo tensive e cervicogeniche».








