La stagione balneare 2021 è quasi giunta al tramonto, ma quali sono le considerazioni dei proprietari dei lidi siciliani? Lo abbiamo chiesto proprio a loro.
Gli interrogativi principali riguardano l’approccio che i responsabili degli stabilimenti balneari hanno avuto nei confronti delle nuove normative. La stagione di quest’anno è stata più breve, a causa dell’incertezza data dalla zona gialla, che ha tardato ad arrivare nel mese di maggio 2021.
Da Catania a Siracusa, da Messina a Lipari fino ad arrivare ad Agrigento, ecco gli interventi dei proprietari dei lidi.
Fabrizio Spartà proprietario, insieme ai fratelli, del Lido La Pigna di Taormina (ME), dichiara:
«Tutte le normative sono state rispettate; il distanziamento che prima era di 10 metri tra un ombrellone e un altro, quest’anno era di 11 metri. La stagione estiva, che solitamente inizia a maggio e si conclude a novembre, quest’anno è partita con notevole ritardo.»
Riguardo il grandissimo evento ”Ferrari Cavalcade 2021” che quest’anno ha scelto come meta la nostra Sicilia, toccando Taormina, Spartà prosegue:
«E’ senza dubbio una buona vetrina che porta visibilità nell’ampio schermo internazionale, ma non solo, anche il G7 del 2017 ha permesso ciò. Il turismo del 2018 è incrementato parecchio, per arrivare al 2019 come anno record; se non fosse stato per la pandemia, il 2020 avrebbe superato i due anni precedenti.»
Gigi Tropea proprietario del Lido Baiamuri Beach Club di Pachino (SR) mostra profonda gratitudine nei confronti del governo regionale che ha pensato, con largo anticipo e previdenza, a un sistema di norme efficace:
«Non abbiamo riscontrato nessun problema durante questa stagione. Il governo regionale è stato capace di realizzare un sistema normativo atto ad affrontare con serietà e sicurezza la situazione.»
I clienti, che sono il punto di forza di ogni attività, prosegue Tropea:
«Hanno apprezzato l’impegno che abbiamo messo nell’assicurare l’attuazione di tutte le norme. In questo senso siamo stati premiati.»
Bruno Antonino del Lido Sayonara Beach Club di Milazzo (ME) ha invece notato un’importante differenza rispetto alla stagione dell’anno scorso:
«Nel 2020 la diffidenza dei clienti nei confronti degli operatori del settore balneare era tangibile; quest’anno invece ho notato più consapevolezza.»
Ma la stagione di quest’anno, iniziata troppo tardi, potrebbe anche finire troppo presto:
«Il brutto tempo non aiuta -prosegue Antonino- la stagione di solito si protrae fino a novembre, quest’anno vedremo.»
Luigi Sabatili proprietario del White Beach di Lipari (ME) con molta gentilezza e cordialità ha spiegato che il turismo quest’anno è stato buono, tuttavia:
«Dato che offriamo ai nostri clienti anche il servizio della discoteca e organizziamo serate aperte al pubblico, quest’anno non è stato possibile realizzarle. Siamo un lido con un orizzonte a 360° e il sovraccarico risulta dunque maggiorato. Ma non è stato un problema. Abbiamo rispettato tutte le norme, in tutti i settori da noi gestiti.»
Ma se le strutture balneari offrivano tutto l’aiuto possibile in ambito di distanziamenti e sicurezza, ciò che accadeva intorno non era ugualmente calibrato:
«Ho notato che i clienti prima di venire da noi, prendendo l’aliscafo, si mettevano in condizioni di rischio, per cui le falle esistono, e sono di tipo pubblico.» conclude Sabatili.
Carlo Cinema, proprietario del Lido Zanzibar Beach a Licata (AG) è al primo anno di esperienza nel settore balneare. La sua dichiarazione risulta utile ad incoraggiare i futuri responsabili a non temere le normative, che, nel suo caso, hanno portato tanti benefici.
Ha evidenziato nella sua intervista la soddisfazione ricevuta a fine stagione da parte dei clienti, che, apprezzato l’impegno nel rispetto delle norme anti Covid-19, hanno già prenotato le postazioni per la stagione a venire:
«La soddisfazione l’abbiamo ricevuta dai clienti, che hanno apprezzato lo sforzo e l’impegno da noi attuato -dichiara Cinema- Avendo lo spazio disponibile, abbiamo stanziato gli ombrelloni a una distanza superiore agli 11 metri, per evitare ogni possibile contatto tra clienti. Siamo stati sempre vigili, adesso siamo più che contenti della stagione uscente.»
Anche per Giuseppe Piraneo proprietario del Lido Bellatrix di Acicastello (CT) è il primo anno di esperienza. Una primissima stagione fatta di vincoli e tante attenzioni da parte delle autorità.
L’evento più dannoso è stata la chiusura del lido per 5 giorni, nel periodo ”clou” dell’estate:
«Dal 14 al 18 agosto siamo stati chiusi, abbiamo riaperto il 19, e questi 4-5 giorni di chiusura non hanno aiutato.»
La stagione, già brevissima, ha avuto un calo netto di fatturato, dovuto anche alla chiusura forzata del servizio della discoteca, che negli anni precedenti permetteva un’ottima fonte di guadagno.
Ma la sensibilizzazione nei confronti di questi settori è senza dubbio tanta:
«L’opinione pubblica è dalla nostra parte -continua nella sua dichiarazione Piraneo- nonostante le perdite, c’è un grande rapporto di fiducia e di rete clientelare.»