Dopo le polemiche e a meno di 24 ore dal pronunciamento del Tar, il presidente della Regione Siciliana accoglie una donna in giunta: spazio alla comisana Daniela Baglieri in quota Udc.
“Più opportunità ai giovani”
«Sono davvero onorata -dichiara il neo assessore all’Energia e rifiuti-di essere stata designata per questa nuova sfida. Mi spenderò al meglio delle mie possibilità per portare avanti quanto fatto finora dal mio predecessore. Al contempo, darò il mio contributo per favorire le condizioni per uno sviluppo della Sicilia sostenibile e inclusiva, che crei opportunità per i giovani».
«Desidero pertanto ringraziare il Presidente Musumeci per la fiducia e per avermi accolta nella squadra di Governo. Ringrazio ancora l’onorevole Terrana, segretario regionale dell’Udc, tutto il gruppo parlamentare ed il presidente nazionale del partito Antonio De Poli che mi hanno offerto l’opportunità di rappresentare l’Udc nel Governo Musumeci», dichiara Baglieri.
Docente dell’Università di Messina e già presidente della Sac -la società che gestisce l’aeroporto di Catania- prenderà il posto di Alberto Pierobon, il tecnico veneto che si è dimesso ieri e che ha ricevuto tanti attestati di stima per i tre anni alla guida dell’assessorato all’Energia e rifiuti.
L’augurio del governatore Musumeci
«L’assessore Pierobon – evidenzia il presidente Musumeci – ha completato il mandato che gli avevo affidato, in qualità di tecnico, quando l’ho chiamato in giunta. Ossia predisporre il disegno di legge sulla riforma dei rifiuti ed il definitivo Piano regionale dei rifiuti. Lo ha fatto con competenza, tenacia e trasparenza, proprio secondo le linee che gli ho indicate al momento del suo insediamento. Lo ringrazio per l’importante apporto fornito e spero di poter contare, nel futuro, su consigli e suggerimenti. Alla professoressa Daniela Baglieri, donna di alto profilo culturale, rivolgo – conclude Musumeci – l’augurio di buon lavoro».
L’unica donna in giunta, Bernardette Grasso, s’era dimessa per ordini di scuderia interni a Forza Italia nel mini-rimpasto di fine anno, sostituita da un dirigente azzurro. Questa scelta aveva scatenato una bufera tanto che il Pd aveva presentato ricorso al Tar contestando al governatore Nello Musumeci il mancato rispetto della parità di genere.
E.G.