«Il gesto di Giuseppe Condorelli e della sua azienda che denuncia un fatto “cancrenoso” per quanto riguarda la Sicilia, facendo arrestare quaranta persone, è un fatto che non può non farmi esprimere personalmente tutta la mia vicinanza a lui e non per la reciproca collaborazione lavorativa che abbiamo avuto per anni e anni, ma come persona, come amico che è stato sempre in prima fila per combattere questo modo di pensare così osceno».
Con queste parole, l’attore Leo Gullotta esprime in un’intervista all’AdnKrnos tutta la propria solidarietà al re dei torroncini Giuseppe Condorelli che ha avuto il coraggio di denunciare il pizzo secondo quanto svelato dall’indagine Sotto Scacco.
Il noto attore catanese, infatti, è stato testimonial dell’azienda dolciaria per anni.
«Questo fatto è eclatante, soprattutto se accade in Sicilia e ad un uomo d’azienda, una azienda nazionale ed internazionale come i torroncini Condorelli. Quest’uomo quindi – evidenzia Gullotta all’AdnKronos- oltre a denunciare compiendo un atto straordinario ed eccezionale soprattutto per la Sicilia, ha fatto l’interesse dei lavoratori della sua azienda, consentendo di poter “conservare” con dignità e legalità il lavoro di queste persone, senza parlare dei 30-40 stagionali».
«Bisogna stare molto vicini a questo tipo di uomini e di persone -sottolinea l’attore- Giuseppe Condorelli, figlio del grande Cavaliere Condorelli che ha costruito questa grande azienda, sono state e continuano ad essere non solo persone per bene ma persone civili, Ed è inutile – ammonisce Gullotta- continuare a “fare finta”, per quanto riguarda i cittadini che leggono la carta stampata o vedono i servizi in tv, nel fare “spallucce”. Le “spallucce” le fate ai vostri figli se fate che tutto questo non esiste, ancora una volta».
«Il gesto di Condorelli, lo ribadisco, è eclatante per il significato che assume. È la nota cancerogena – evidenzia il noto attore- che bisogna combattere».
«Alla Sicilia, ai concittadini catanesi dove ogni tanto si fa finta che le cose non esistono -dice infine Gullotta- dico che fate male, molto male perché fate male ai vostri figli. Dovete intervenire e stare vicini a uomini come Giuseppe Condorelli così come si è stati vicini a uomini uccisi da certi “signori”, che guarda caso partivano da Belpasso, e mi riferisco a Giuseppe Fava».
(Fonte AdKronos)
E.G.