Sono settimane che i catanesi convivono con la cenere vulcanica: l’Etna è più attiva che mai, regalandoci fino a stamane un pittoresco sbuffo che ha subito stimolato il confronto con il simbolo dell’Arma dei carabinieri.
Non è tutto “rose ed eruzioni mozzafiato”, però: tanti sono i disagi causati dalla cenere vulcanica tanto da portare diverse personalità politiche e sindacati a chiedere lo stato di calamità.
Anche il fattore salute sembra messo in discussione: a chiedere risposte all’Iss, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
«Non abbiamo la certezza che la cenere vulcanica sia non nociva -ha dichiarato il governatore Musumeci-vogliamo aprire una interlocuzione con l’Istituto superiore della sanità per un’analisi di quel materiale che lo ricordo viene per giorni maneggiato dalle persone e soprattutto utilizzato come strumento di gioco dai bambini».
«Vogliamo avere la certezza che la cenere non sollevi polveri nocive all’essere umano – prosegue il governatore – e rimane il disagio e l’onere finanziario per i Comuni che vivono già alla giornata. Vorrei poter disporre di risorse, e ne discuteremo oggi in giunta, per sostenere e cofinanziare l’intervento di rimozione della cenere nei comuni interessati».
E.G.