In Italia, fra il 2020 e il 2025, è stimata una diminuzione dei tassi di mortalità per cancro del 14,5% negli uomini e del 5% nelle donne. Sono dati migliori rispetto alla media continentale. Aumenta la sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italia, con le morti che sono diminuite del 14,5% negli uomini dal 2020: è il dato migliore in Europa, ma servono più fondi e personale per fare fronte alle richieste di assistenza del numero di persone in costante crescita che convivono con il cancro.
Più risorse sempre e comunque necessarie
La richiesta viene dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), nella conferenza stampa ufficiale della società scientifica al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) di Berlino. Questi dati, rileva Aiom, «evidenziano l’alta qualità del nostro Servizio Sanitario Nazionale, ma per poter continuare a garantire le cure migliori a tutti, sono necessarie più risorse da destinare all’oncologia».
Vita media più alta in Italia
In Italia i pazienti oncologici vivono di più rispetto alla media europea. Nel nostro Paese, fra il 2020 e il 2025, è stimata una diminuzione dei tassi di mortalità per cancro del 14,5% negli uomini e del 5% nelle donne. Sono dati migliori rispetto alla media continentale (-3,5% negli uomini e -1,2% nelle donne fra il 2020 e il 2025) e a quelli dei principali Paesi dell’Ue, come Francia (-10,4% e -2,8%), Germania (-9,5% e -8,1%) e Spagna (-7,7% e -1,8%).
Il calo dei decessi negli uomini in Italia negli ultimi 5 anni è il più rilevante in tutto il Continente, determinato soprattutto dalla riduzione delle morti per tumore del polmone (-24,4%) e dello stomaco (-24,3%). Dati positivi, tuttavia «nel nostro Paese restano criticità nella disponibilità di risorse e personale per fare fronte alle richieste di assistenza di persone che convivono con il cancro in uno stato di cronicizzazione della malattia».








