Ausiliario rubava farmaci dall’ospedale in cui lavorava, arrestato 61enne di Caltagirone.
Vito Pappalardo, nato a Caltagirone il 09 settembre 1960, è un ausiliario in servizio presso il reparto di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza dell’ospedale “Gravina e Santo Pietro” di Caltagirone. Per l’uomo è stata disposta un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Caltagirone.
L’ausiliario, avvalendosi del proprio incarico, mentre si trovava a lavoro trafugava i farmaci acquistati dall’azienda ospedaliera per portarseli a casa.
Essendo un ausiliare il 61enne era libero di introdursi quasi in ogni area del nosocomio e accedere ad ogni tipologia di farmaco destinato all’utenza. Parte dei farmaci che l’addetto rubava erano ad uso esclusivamente ospedaliero. Di quelli che in sostanza non si possono acquistare liberamente in farmacia o su prescrizione.
A consentire la ricostruzione di un quadro gravemente indiziario le indagini dirette dal Sostituto Procuratore della locale Procura dottor Alessandro Di Fede. Queste permesse con il coordinamento del Procuratore della Repubblica Giuseppe Verzera.
L’ausiliario, indagato per il reato di peculato, è stato trovato in possesso, presso la sua abitazione, di un’ingiustificata quantità e tipologia di farmaci del tipo di cui sopra.
Coinvolto peraltro l’uomo già in precedenza in un’indagine che riguardava fatti commessi all’interno della struttura ospedaliera di Caltagirone, è anche imputato per il reato di istigazione alla corruzione. L’indagine, che ha visto coinvolte nove persone, cinque dei quali posti ad arresto, si concluse lo scorso maggio.
Pienamente condiviso dal Giudice per le Indagini Preliminari il quadro probante emerso al termine delle indagini, condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche. Il magistrato ha dunque accolto la richiesta del pubblico ministero ed emesso l’ordinanza restrittiva della libertà personale.
Indispensabili per le indagini gli accertamenti specifici a cura dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania volti a tracciare i medicinali.