I gatti sono sempre degli animali che ci tengono compagnia, soprattutto quando vogliamo stare più tranquilli, dato anche il loro essere più introversi rispetto ai cani. Ma abbiamo già notato come spesso ci possano dare dei segnali che ci fanno capire come loro non ci vogliano più bene come prima e abbiamo visto alcuni comportamenti che potremmo adottare con i gatti per riconquistare il loro affetto che avevano nel momento in cui gli abbiamo accolti.
Cosa è lo stress fisico per i gatti e come lo mostrano?
Tra questi c’è anche da considerare quando i gatti sono sottoposti a stress fisico, un qualcosa che li porta inevitabilmente a essere più scostanti nei nostri confronti e che ovviamente non dobbiamo affatto sottovalutare.
Il dottor Mirko Ivaldi, veterinario e appassionato di divulgazione, ha mostrato cosa significhi esattamente lo stress fisico per il gatto e i segnali che fanno capire come e quando il gatto sia sottoposto a questo stress.
«Lo stress fisico – ha detto Ivaldi – riguarda tutti i momenti in cui i gatti sono sottoposti a un problema sia palese che latente presente a livello di sfera personale. Pensiamo a un gatto con dei dolori, che tende a evitare il contatto sia con altri gatti che con le persone, a isolarsi, a stare più nascosto e a basso profilo rispetto al solito. A seconda della gravità riduce o aumenta l’approvvigionamento alimentare, beve di più o di meno. Di solito c’è una variazione imponente nelle abitudini personali, il porsi in minore evidenza rispetto al solito».
Guai a spostare anche un divano
Ma bisogna vedere anche il tipo di stress fisico, in quanto «può emettere vocalizzazioni prolungate e non mirate a nulla. Quando miagola di solito lo fa all’indirizzo o di un altro gatto o dei suoi proprietari. Quando invece questo miagolio è rivolta verso il nulla vuol dire che ha del dolore e dello stress da qualche parte. Bisogna prevenire quanto più possibile queste situazioni di stress, sia generali che particolari. Il gatto è territoriale e abitudinario, quindi deve avere un suo territorio con una sua area sicura dove rifugiarsi o riposare, che può essere anche un angolo del divano. Anche cambiare la posizione del divano per i gatti può essere una fonte di stress. Poi aggiungo anche che bisogna evitare gli eccessi di temperatura, cercare di essere costanti nella somministrazione di cibo e bevande e osservare se nelle sue abitudini ci sono dei cambiamenti repentini. A seconda della sua reazione si può fare un distinguo quantomeno di sospetto».
Tenere lontani oggetti pericolosi
I gatti usano il loro territorio e quindi qualsiasi cosa che possa essere pericolosa per loro deve sparire: «Un gatto che passa mentre una finestra si chiude sente questa cosa quasi come una tagliola. Si deve evitare anche di farlo accedere per esempio in un angolo del giardino in cui ci sono detriti oppure in cui ci sono liquidi tossici. Certe sostanze devono essere tenute fuori dalla portata degli animali».
Vanno benissimo i giochi
A questo punto ci si chiede cosa altro può fare il padrone affinché il comportamento del suo gatto cambi comportamento con lui.
«I giochi, sia a maggior contatto che a minor contatto, vanno più che bene e rafforzano il rapporto padrone-gatto. Anche l’erba gatta ha un effetto tranquillizzante per il gatto, mentre i feromoni facciali funzionano in particolare quando l’ambiente cambia per l’animale. Possono aiutare più su degli stress di carattere comportamentale. Il gatto ha avuto un piccolo trauma e la presenza di qualcosa che lo aiuta a distrarsi funziona, anche se non fa proprio un effetto placebo».