Sicilian Holiday-un sogno fatto in Sicilia sarà presentato alla stampa martedì 7 novembre alle ore 12 nella sala Mattarella del Palazzo dei Normanni a Palermo. Nello stile di Io ballo da sola e Sabrina, il film è una commedia romantica ambientata a Sciacca (Agrigento), che racconta la storia di Mia, una giovane attrice dal passato tormentato, che s’innamora di Nino, uno scultore luogo. Mia subisce una trasformazione che sarà messa in crisi dall’arrivo di Phil, che la riconnetterà con il suo passato.
Il progetto trae la sua forza da una terra ricca di civiltà antica, di tradizione popolare e letteraria, che è stata troppo spesso trascurata, a favore, invece, degli aspetti negativi, legati alle storie di mafia, di violenza, di corruzione. In inglese il titolo Sicilian Holiday suggerisce l’idea di un viaggio nei colori caldi di una Sicilia ricca di valori positivi, di bellezza, di gioia. Mia arriva in questa terra di sogno, dove i personaggi semplici e colti al tempo stesso, sono portavoce dei grandi artisti siciliani a cui si riferiscono e rendono omaggio: da Sciascia a Quasimodo, agli artigiani delle ceramiche.
Pertanto, il percorso di sviluppo si è concentrato sulla ricerca, lo studio della Sicilia, passando in rassegna autori e artisti che l’hanno segnata ed esportata nel mondo, e sullo scouting, sulle interviste alla gente del luogo. Da questa ricerca è nata la prima stesura dello script e la creazione dei personaggi. Il film è poi andato nelle mani del produttore Premio Oscar Adam Leipzig, che ha abbracciato il progetto volendolo trasformare in un film cartolina della Sicilia. Ed è per questo che è stata data la possibilità alle persone del luogo di entrare nella compagine produttiva come associati in produzione.
Per quanto riguarda le riprese, si tratta di un film girato al 93% in esterni, all’alba e al tramonto, per magnificare attraverso la macchina da presa i colori, il tono, la melodia dell’immagine che si crea e si muove al ritmo della natura e dei suoi abitanti: i pescatori che tornano dal mare carichi di pesce al mattino, le donne che intrecciano cesti, i bambini che giocano in piazza. Il luogo per eccellenza è il Castello incantato di Filippo Bentivegna. Si vuole riportare l’attenzione sul lavoro degli artisti e dei mestieri affinché non vadano perduti e dimenticati.