Scuole, terreno facile per focolai. L’ISS in allarme: mai così tanti fra gli under 20.
In esponenziale crescita i contagi da Covid nelle scuole di tutta Italia, le percentuali rilevate sono alte, come mai prima d’ora: la curva, quindi, diventa sempre più estesa. Se fino a qualche mese fa, infatti, l’infezione sembrava relegata alle fasce più anziane o adulte della popolazione, adesso, si sta diffondendo sempre più tra i giovani. A partire dalla fine di gennaio l’incidenza dei casi di Covid-19 nella fascia sotto i 20 anni ha superato, per la prima volta da inizia pandemia, quella delle fasce di popolazione più adulte, e a febbraio è rimasta leggermente più alta. Lo sottolinea un ‘Focus sull’età evolutiva’ prodotto dall’Iss e presentato lo scorso venerdì al Cts.
Valore più alto fra i 13-19 anni
L’incidenza di gennaio/febbraio è stata intorno ai 150 casi per 100mila abitanti. Il valore più alto è registrato fra i 13-19 anni, poco meno di 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre nei più piccoli è minore. Nelle fasce di età più giovani, fra i casi diagnosticati rimangono pochissimi quelli gravi, mentre quelli lievi sono circa il 60%.
Sicilia
L’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla aveva diffuso giovedì una circolare in cui lasciava ai presidi la possibilità di graduare il rientro al 75%. Ma fra venerdì e sabato una serie di riunioni nelle varie prefetture hanno fatto emergere la necessità di disporre in modo generalizzato il rinvio di almeno una settimana del rientro in classe dell’ulteriore quota del 25% di alunni. È successo a Trapani, Messina, Catania, Agrigento, Ragusa, Caltanissetta.
Fonte: GdS
G.G.