Tra una settimana esatta, l’udienza al Tribunale Civile di Catania per discutere del caso della sospensione prefettizia “dalla carica di primo cittadino” del sindaco Salvo Pogliese.
Lo scorso mese la Corte Costituzionale aveva dichiarato “non valide le questioni di legittimità costituzionale” sollevate dal Tribunale di Catania.
Giovedì prossimo, il 20 gennaio, il Tribunale Civile di Catania dovrà decidere sull’applicabilità della Legge Severino. Tale legge prevede l’incandidabilità, ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, rappresentanti di governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali in caso di condanna, anche se questa avviene dopo la nomina del soggetto in questione.
La Legge Severino sarebbe da applicare al sindaco a seguito della condanna in primo grado per peculato nell’ambito del processo per le spese pazze all’ARS. Il Tribunale di Palermo aveva inflitto al primo cittadino una condanna a 4 anni e tre mesi per peculato.
Ciò che è da comprendere è se i 18 mesi di sospensione previsti dalla Legge Severino sono retroattivi. In questo caso scadrebbero il 18 gennaio (data in cui saranno trascorsi 18 mesi dalla sentenza di condanna). In caso contrario il conteggio dovrà ricominciare.
Due strade possibili. La prima conduce al mantenimento per Salvo Pogliese della sua poltrona e a proseguire il suo lavoro al Palazzo degli Elefanti. La seconda strada vede il passaggio della poltrona al vicesindaco Roberto Bonaccorsi.