Saline Augusta, tanta natura dentro la città

di Giuliano Spina

Tra i luoghi più incantevoli e anche ricchi di storia che la nostra Isola propone ci sono anche le Saline di Augusta. Poste nella parte centro-settentrionale del comune e rappresentano un vero e proprio esempio di convivenza tra la natura e l’urbanizzazione.

La storia

Il loro aspetto attuale, diviso in due parti, risale infatti alla costruzione nel XIX secolo della linea ferroviaria Catania-Siracusa, che venne aperta al traffico precisamente il 19 gennaio 1871. Nonostante la nascita del Polo Petrolchimico nel secondo dopoguerra però l’area ha continuato a mantenersi in ottimo stato e soprattutto luogo di coesistenza tra diversi esempi di biodiversità.

Enzo Parisi, membro storico di Legambiente nella provincia di Siracusa, spiega nel dettaglio alcuni elementi storici delle Saline di Augusta, sottolineando anche come

«Le Saline di Augusta – afferma Parisi – sono circondate sia dall’urbanizzazione civile, quindi le case, gli edifici, le strade e la ferrovia da una parte e dall’altra dalle strutture industriali e commerciali che stanno dal lato del Porto Megarese. Malgrado questo le Saline resistono perché vogliono mantenere in vita questo scrigno di biodiversità e offrire la possibilità agli uccelli migratori di sostare, cibarsi, riprodursi e tanto altro. E’ uno spettacolo per gli occhi degli osservatori attenti e amorevoli».

«Si sono formate nella notte dei tempi, perché queste aree limitrofe al mare sono zone con una leggera depressione rispetto al livello del mare e il fondo impermeabile. Per questo l’acqua del mare che vi è entrata attraverso l’azione del vento e del sole si è prosciugata lasciando il sale. L’uomo ha colto gli aspetti positivi raccogliendo il sale e fino a metà del secolo scorso le Saline sono state una fonte economica primaria per i residenti. Poi l’uso del salgemma e l’ingresso dell’industrializzazione nel territorio le hanno rese inutilizzabili. Il sale appare ai bordi delle vasche, ma non ha più l’aspetto di una volta perché le Saline sono collegate al mare per mantenere dentro l’acqua e non ci sono più le caselle».

La biodiversità

La biodiversità consiste «sia nella presenza di uccelli migratori e residente che in quella di una flora alofita, che convive con ambienti salmastri. Ci sono anche rospi, rane, lucertole, piccoli insetti e piccoli serpenti. Ognuno rappresenta la vita per gli altri. I fenicotteri, che vi arrivano con il loro lungo becco setacciano il fondo delle Saline alla ricerca di piccoli crostacei. Ognuno di questi esseri alimenta l’altro e questa area umida ha un valore enorme per garantire la vita di tutti».

I progetti per il futuro

Per mantenere sano questo luogo però «la natura deve essere lasciata libera e non deve essere disturbata dall’azione dell’uomo. Ma dobbiamo fare i conti con la realtà, in quanto le Saline sono collocate all’interno del tessuto urbano. Ci sono alcuni progetti, tra i quali uno approvato attraverso il Piano di Risanamento Ambientale, ovvero il ripristino di alcuni sentieri al limite delle Saline Regina del Porto Xiphonio, nei pressi dell’ospedale, per la realizzazione di una via percorribile a piedi. Si parla anche di una pista ciclabile e della realizzazione di un Museo del Sale e di una piccola salina artificiale per dimostrare come funziona il ciclo del sale. Oltre a questo per la linea ferroviaria che entra ad Augusta si prevede la dismissione, in quanto sono già iniziati i lavori per la realizzazione di un bypass e di una nuova stazione nella periferia di Augusta. A questi scopi ad Augusta è sorto un comitato che si chiama Sentieri Immaginari».