Aumentano i contagi e l’Rt sale vertiginosamente attestandosi allo 0,91. Solo la scorsa settimana era a 0,66: è quanto si apprende dal monitoraggio settimanale della cabina di regia. Male anche l’incidenza che passa da 11 a 19 casi ogni 100mila abitanti.
Il quadro peggiora in un’Italia che stava vivendo un piccolo ritorno alla quotidianità e che ben presto potrebbe tornare a chiazze: sono sei le Regioni che rischiano la zona gialla e il ritorno del tanto odiato coprifuoco. Tra queste anche la Sicilia, seconda solo al Lazio per numero di nuovi positivi, dove ieri si sono registrati ben 353 nuovi casi. Un’impennata che risente dell’aggressività della Variante Delta e dei festeggiamenti in occasione della vittoria dell’Italia a Euro2020.
Si mantiene bassa, invece, la percentuale di occupazione ospedaliera. Un dato che spinge i governatori di diverse Regioni a chiedere un cambio di parametri per determinare il passaggio a misure più restrittive così come il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: «È necessario rivedere i parametri che fissano la definizione dei colori delle regioni: non possono più essere legati alla percentuale dei contagi, ma al tasso di ospedalizzazione. In Sicilia, attualmente, siamo la seconda regione italiana per contagi Covid ma abbiamo, in totale, solo 21 ricoverati in terapia intensiva e 130 nei reparti ordinari, su 5 milioni di abitanti».
«Gran parte dei ricoverati, peraltro, risulta non vaccinata. L’esperienza deve indurci a rivedere il sistema, a fare scelte di buon senso. Sarebbe assurdo andare verso nuove restrizioni e chiusure con gli attuali criteri, determinando un disastro che non sarebbe sanitario ma economico», conclude Musumeci, intervenendo stamane ad Agorà Estate, su Rai3.
E.G.