La Sicilia è la regione con il tasso di positività più alto d’Italia: 17,3%. Un numero preoccupante che rischierebbe di far saltare il tanto atteso ritorno sui banchi.
Il Comitato tecnico scientifico regionale, infatti, sarebbe intenzionato a chiedere provvedimenti più restrittivi, alla luce della crescita esponenziale di contagi in Sicilia. A rischio non solo la riapertura delle scuole superiori, ma anche di primarie e secondarie di primo grado.
È questo, secondo alcune indiscrezioni, l’orientamento emerso nel corso della riunione che si è svolta ieri pomeriggio con l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Roberto Lagalla, e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza.
Lagalla ha rappresentato l’esigenza di conoscere, sulla base dei dati tecnico-scientifici in possesso dello stesso Cts, i potenziali elementi di rischio sanitario connessi alla eventuale riapertura in presenza delle scuole superiori, a partire dal prossimo 11 gennaio.
Il Cts, anche alla luce dell’esigenza di armonizzare la specifica richiesta con le ulteriori proposte di mitigazione diffusiva del contagio, ha assicurato, nel continuare i lavori in sede tecnica, che entro oggi sarà fornito un formale parere.
Ma secondo quanto filtra, il Comitato tecnico scientifico regionale sarebbe intenzionato a chiedere restrizioni globali, a cominciare dalla scuola, dove è probabile un ritorno alla didattica a distanza.
E.G.