La piantagione, di tipo puramente professionale, era dedita al traffico di sostanze stupefacenti da immettere nel mercato.
Un’operazione della Guardia di Finanza di Catania ha scovato una piantagione illegale di canapa indiana. Ma oltre l’erba e lo spaccio c’è di più. Uno dei due complici coinvolti nella illecita coltivazione di droga era già latitante per il reato di tentato omicidio.
Difatti i Finanzieri delle fiamme gialle di Catania hanno individuato e sottoposto a sequestro a Scordia una piantagione composta da circa mille piante di canapa indiana e tratto in arresto un catanese di 30 anni e un albanese di 47 anni. Proprio quest’ultimo sarebbe risultato latitante a seguito di condanna definitiva per gravissimi reati contro la persona.
I due, beccati con le mani nel sacco, sono stati scoperti proprio mentre provvedevano all’irrigazione giornaliera della piantagione di canapa indiana. Ma vediamo di cosa si tratta.
Sebbene la canapa figuri sempre come “erba”, è una pianta dai mille usi, benefici ma anche controindicazioni. La Cannabis o canapa è un genere di piante angiosperme della famiglia delle Cannabaceae.
Ci sono varie opinioni, secondo alcuni comprende un’unica specie, la Cannabis sativa. Si tratta della pianta storicamente più diffusa in occidente, che a sua volta comprendente diverse varietà. A parere di altri invece si distinguono tre specie, Cannabis sativa, Cannabis indica o indiana e Cannabis ruderalis.
Le attività operative a contrasto della coltivazione e del traffico di sostanze stupefacenti sono iniziate a seguito della intensificazione dei servizi di controllo del territorio. È stato possibile scovare la piantagione grazie anche al supporto di unità cinofile e dei mezzi aerei del Corpo.
Attraverso diversi appostamenti dei terreni al confine tra Catania e Siracusa è stato possibili infatti scoprire un terreno ben ricco di vegetazione. Si trattata di una piantagione di canapa indiana composta da circa mille piante. Il tutto corredato da un efficiente sistema di irrigazione di tipo professionale.
Per i due complici non c’è stato scampo, ad entrambi il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto. In particolare per il 47enne di origini albanese è risultato latitante, in quanto condannato in via definitiva dalla Corte di appello di Napoli a una pena complessiva di 24 anni di reclusione per i reati di tentato omicidio e spaccio di sostanze stupefacenti.