La scorsa settimana abbiamo potuto notare come buona parte degli italiani possiedano almeno un animale domestico e ci siamo fatti un’idea di cosa dicono i dati riguardo alla spesa per il loro mantenimento. Adesso torniamo a occuparci di quelle che sono le malattie che li colpiscono e questa volta spostiamo la nostra attenzione sulla Parvovirosi, che colpisce sia i cani (Parvovirosi Canina) che i gatti (Panleucopenia Felina).
La Parvovirosi del cane
Per quanto riguarda il primo tipo il virus, denominato appunto Parvovirus, ha fatto la sua comparsa tra i cani del nostro continente negli anni ’70 e la malattia colpisce soprattutto i cani adulti non vaccinati e i cuccioli.
Gli organi che vengono colpiti da questa malattia sono il cuore e l’intestino, causando quindi miocardite e gastroenterite. Ancora non esiste una vera e propria cura per la Parvovirosi del cane e si ricorre a terapie di sostegno. La trasmissione del virus avviene in modo oro-fecale, ovvero attraverso il contatto tra la bocca del cane e feci o oggetti che sono infettati dallo stesso virus.
La certezza della diagnosi si ha quando nell’emocromo si presentano sintomi come vomito, diarrea emorragica, depressione, anoressia, inappetenza o febbre alta.
La Parvovirosi del gatto
Per quanto riguarda la Parvovirosi che colpisce i gatti si nota come questa malattia possa causare la morte nei gatti non vaccinati o in quelli con patologie croniche. La contrazione del virus può avvenire in primis attraverso il contatto con urine, feci o secrezioni nasali di un infetto simile, ma anche tramite il contatto con un gatto malato o con gli oggetti che questo gatto malato tocca di solito.
I sintomi sono quasi gli stessi della Parvovirosi del cane, con aggiunta di letargia, dolore addominale o difficoltà a bere e ad alimentarsi. Anche per i gatti ancora non esiste una vera e propria cura e si ricorre alla somministrazione di liquidi o sostanze nutritive.