Omicidio volontario in carcere, rinvenuto il cadavere di un uomo all’interno di una cella, il compagno lo avrebbe strangolato fino alla morte.
Un omicidio volontario ha avuto luogo in carcere a Caltagirone, a commettere il misfatto uno dei due “coinquilini” della cella carceraria in cui erano rinchiusi. L’assassino, dopo aver strangolato il coabitante avrebbe confessato la sua colpevolezza nonostante l’evidenza che non si fosse trattato di una morta accidentale.
I rilievi tecnici, effettuati lo scorso 8 dicembre nel corso di attività di indagine svolta dalla locale Polizia Penitenziaria, hanno portato all’arresto di M.S. Già detenuto, per omicidio volontario. L’uomo ha subito spontaneamente dichiarato di essere stato lui ad ucciderlo.
L’analisi dei rilievi, raccolti con il supporto del Comando Compagnia Carabinieri di Caltagirone, è stata eseguita difatti a seguito del rinvenimento del cadavere di C.P. all’interno della propria camera detentiva nella Casa Circondariale di Caltagirone.
La preliminare ispezione del cadavere, eseguita dal C.T. nominato dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, ha mostrato che le cause della morte sarebbero riconducibili ad una forma di asfissia meccanica violenta da strangolamento.
La morte, secondo le indagini, sarebbe avvenuta almeno 48 ore prima del rinvenimento del corpo.
Il Procuratore Giuseppe Verzera e il Sostituto Procuratore Natalia Carrozzo, che coordinano le indagini in corso, hanno richiesto la convalida dell’arresto di M.S.
Richiesta per l’uomo anche l’applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, sussistendo a suo carico gravi indizi di colpevolezza.