Un’annata storta ci può stare, ma quello che è più forte è la voglia di risalire immediatamente, pur senza patemi d’animo. Questa frase può sintetizzare molto bene quanto appena accaduto alla Nuoto Catania, una delle maggiori società sportive del panorama catanese, la principale impegnata nella pallanuoto, che sin dalla sua fondazione nel 1965 con il nome di Libertas Picanello e partendo dalla Serie C ha raggiunto diverse volte la A1 facendo uno yo-yo con la Serie A2.
Risalire di categoria, ma senza ansia
Una circostanza che si è appena verificata per la società che disputa i propri match nella piscina Francesco Scuderi, appunto retrocessa in Serie A2, ma che non scoraggia affatto i vertici dirigenziali, intenti a promuovere i giovani, che devono fare da intelaiatura per il futuro.
La conferma arriva dal direttore generale Pippo Leonardi, che spiega come questo evento faccia da spinta per programmare la prossima stagione, che avrà inizio l’8 novembre.
«Veniamo da un anno non favorevole – afferma Leonardi – perché siamo retrocessi dalla A1 alla A2 e non siamo riusciti ad allestire una rosa competitiva per mancanza di sponsor. Adesso per la A2 crediamo di aver messo su una squadra competitiva con un mix di giocatori di esperienza, come Valentino Gallo, Christian Napolitano e Giorgio La Rosa (questi ultimi due provenienti dall’Ortigia, e giovani promettenti inseriti dal settore giovanile. Abbiamo trattenuto il capitano Giorgio Torrisi, nostra bandiera e rimasto con noi anche per ragioni affettive, ma anche Eugenio Russo, che lo scorso anno ha fatto molto bene».
Settore giovanile panacea per andare avanti
Il settore giovanile è però fiore all’occhiello, in quanto «dà sempre buoni risultati e più avanti faremo una cernita per capire quali sono i giovani più adatti alla categoria in prima squadra. Siamo fiduciosi, ma quest’anno anche le altre squadre si sono rafforzate. Non dobbiamo però vivere il tutto con ansia e abbiamo inoltre sempre 11/13 di giocatori siciliani».
Ma la pallanuoto è uno sport poco attrattivo in termini di sponsor e anche il tessuto imprenditoriale catanese non aiuta tanto. I nuovi vertici però mettono il massimo entusiasmo.
«Bisogna crescersi i giocatori in casa e abbiamo gruppi importanti a livello giovanile. I nostri giovani li facciamo allenare in toto anche in palestra e viviamo la nostra realtà, che non è certo quella di Recco. Il nostro nuovo presidente Massimo DI Salvatore si è lanciato con grande voglia e sta mettendo la sua competenza al nostro servizio».
Giuliano Spina