“Non toglietemi i ragazzi, l’arte, la mia vita, la mia accademia”. Sono queste alcune delle parole di Liliana Nigro, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, storico del costume.
Donna carismatica, insegnante dinamica, attenta, amata dai suoi allievi, nota per le sue numerose iniziative legate alla moda e alla festa di S.Agata.
Tra pochi giorni, il 15 febbraio, sarà costretta a lasciare l’accademia alla luce del decreto legge, in base al quale tutti i lavoratori che hanno superato i 50 anni, devono essere in possesso del Green pass rafforzato, per poter continuare a lavorare.
Il certificato verde si otterrà solo con la vaccinazione o con la guarigione.
“Io vorrei che la scienza non mi obbligasse – ci spiega in un’intervista – . Questa legge sta costringendo me e tanti altri insegnanti a non avere più uno stipendio”.
Una situazione che riguarda anche altre categorie professionali.
Intanto giovedì 10 febbraio, riapriranno le discoteche e cade l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto.
E da qui per la prof.ssa Nigro, sottolinea un altro controsenso : “Si può andare in discoteca, ballare, stare vicini e io invece non potrò fare più il mio lavoro in Dad? Come potrei in questa modalità contagiare i miei studenti?”.
Rivolge un appello accorato alle persone che sono vaccinate, ricordando che siamo tutti figli dello stesso Dio, e chiedendo rispetto, così come ha fatto nei loro confronti e delle disposizioni del governo, anche delle sue idee.
Alla fine della nostra chiacchierata, il pensiero è sempre ai suoi “ragazzi”, e con gli occhi lucidi, visibilmente commossa ricorda che sono la sua “famiglia” e non si tocca.