Con l’avvicinarsi delle feste natalizie il nostro corpo comincia a nutrirsi di tanti alimenti dolci, che contengono zuccheri e che spesso non ci accorgiamo quanto possano essere dannosi per la nostra salute se consumati in eccesso.
Tra panettoni, pandori e dolcini che si mischiano all’immancabile spumante ci facciamo trascinare dall’allegria di un momento di condivisione come quello natalizio e cerchiamo di fare uno strappo alla regola, anche quando nei giorni normali andiamo in palestra ad allenarci.
Il consumo dei dolci prescinde dal periodo natalizio
La biologa nutrizionista Manila Cacopardo sottolinea come in ogni caso non sono solo i dolci che vengono consumati a Natale a definire il normopeso di una persona.
«Per quanto riguardano i dolci – spiega la Cacopardo – non è solo quello che mangiamo in pochi giorni dell’anno che va a definire il nostro normopeso oppure la nostra condizione di salute, ma per quanto tempo andiamo a prolungare il consumo di questi dolci in generale. Con il consumo di dolce si stimola ulteriormente la nostra voglia di mangiarlo, perché la nostra curva glicemica ha prima un picco e poi un crollo, che portano prima a una soddisfazione e poi a un senso di fame. Questo in soggetti normali non va causare scompensi, ma se è prorogato nel tempo potrebbe causare alcuni problemi».
Quali sono i problemi più frequenti?
I problemi più frequenti sono «l’insorgenza di insulinoresistenza, che a sua volta potrebbe causare obesità o diabete. Quello che consumiamo nei giorni festivi non va a intaccare la nostra salute, ma se andiamo a prorogare nel tempo potrebbero esserci degli effetti. Per quanto riguardano invece soggetti che soffrono di patologie mi viene da pensare ai diabetici che vedono un aggravarsi della loro patologie quando i pasti ricchi di zuccheri semplici sono protratti. Può peggiorare anche l’insulinoresistenza o passare da un diabete compensato a un diabete scompensato. I soggetti che soffrono di obesità addominale vedono il grasso accumularsi laddove ci sono gli organi e per questo anche il consumo limitato al periodo tra dicembre e gennaio può fare danno causando anche altre patologie».
Come fare con panettone e pandoro?
Riguardo a panettone pandoro «io consiglio di consumarli con moderazione, anche perché una fetta media contiene intorno alle 350 kcal. Ci sono molti carboidrati, che sono semplici, e molti grassi. Il consiglio è quello di consumarli limitandoli ai giorni festivi e magari al mattino durante la colazione piuttosto che dopo il pranzo perché vi è il picco glicemico. Si può andare anche a scegliere prodotti di qualità come quelli artigianali che contengono meno conservanti. Questi pasti liberi possono causare problemi per chi soffre di anoressia o bulimia, in quanto alle abbuffate seguono comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto o il digiuno prolungato o l’alimentazione incontrollata. In questo caso si potrebbero andare a consultare uno psicologo, un medico o un nutrizionista».
E con le bevande?
Anche le bevande sono da tenere d’occhio, in particolare per «le bevande alcoliche, per le quali il fegato fa un lavoro più importante per smaltirle rispetto ai dolci. In questo senso si devono seguire le linee guida del Ministero della Salute, ovvero quelle di bere un’unità alcolica al giorno per una donna e fino a due unità al giorno per un uomo. L’acqua sulle nostre tavole non deve mai mancare perché il nostro organismo dopo un pasto libero accumula più ritenzione idrica, perché in questi pasti c’è più sale e più condimenti. Non è vero che bisogna bere lontano dai pasti».