La risposta non si è fatta attendere. Matteo Salvini, nei giorni scorsi, aveva promosso la candidatura di Nino Minardo come papabile nuovo presidente della Regione Sicilia in casa Lega Nord. Una mossa che non ha lasciato indifferente l’attuale governatore Musumeci, subito pronto ad una dura replica.
Musumeci ha accusato la Lega capitanata da Salvini di fare uno sporco “doppio gioco”. E le dichiarazioni odierne viaggiano in questa direzione: “Se la Lega vuole costruire una prospettiva alternativa a questo governo regionale si assuma la responsabilità di uscirne e ci ritroveremo certamente più uniti dopo, quando – fallita ogni velleitaria ipotesi di favorire la sinistra con una divisione tra noi – si comprenderà che la prospettiva di rinnovamento dell’Isola passa dagli uomini che hanno la responsabilità di favorire il cambiamento. Non si può continuare a stare in un governo e contemporaneamente lavorare per logorarlo”. Una sorta di golpe interno che Musumeci non è disposto a tollerare.
Prosegue in maniera dura l’arringa di Musumeci al quotidiano “La Sicilia”, che non le manda a dire al leader del Carroccio, evidenziando la realtà dei fatti: “Per chi ha la mia storia c’è un profilo non trascurabile: delegittimare il presidente della Regione (eletto dai cittadini) indebolisce l’Istituzione e danneggia la Sicilia”. Una dichiarazione forte e chiara sugli intenti non pacifici mostrati da Salvini. In un periodo, sottolinea sempre Musumeci, di “storica fase di crisi” dovuta alla pandemia in corso.
Alle dichiarazioni del governatore della Regione Sicilia hanno fatto seguito quelle di Nino Minardo
Sintetica la risposta di Minardo, il quale ha ribadito fermamente gli intenti positivi della Lega fino al termine del mandato sgomberando il campo da eventuali incomprensioni. “Musumeci stia tranquillo, noi lavoriamo solo per il bene della Sicilia” ha chiosato Minardo. Un clima apparentemente sereno quello di oggi, con la tempesta all’orizzonte pronta ad esplodere da un momento all’altro. Attesa una replica diretta di Salvini, utile a chiarire e chiudere la faccenda.