Il 19 febbraio sarà un giorno particolare per Catania: dopo vent’anni, la guida spirituale del capoluogo etneo passerà a Monsignor Luigi Renna.
Ad affiancare il nuovo Arcivescovo, Salvatore Gristina che continuerà a vivere la Chiesa catanese da “semplice” amministratore apostolico.
L’augurio di Gristina
L’ultimo saluto di Monsignor Gristina ai fedeli si è trasformato presto in un augurio: «Con il nuovo arcivescovo abbiamo pensato che sia opportuno stabilire e comunicare fin da adesso la data del suo ingresso a Catania. Al nostro nuovo Pastore – scrive Gristina – ho espresso gioiosa gratitudine da parte di tutti per il primo saluto che ci ha rivolto, assicurandogli che già preghiamo per Lui e ci disponiamo ad accoglierlo come Colui che viene nel nome del Signore».
Cosa attende la Diocesi catanese nei prossimi mesi?
Una sferzata di energia direttamente dalla diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, in Puglia, Monsignor Luigi Renna, 55 anni, è pastore dal 1991. Nato a Corato,ha conseguito la licenza in teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana e il dottorato alla Lateranense. Vicario parrocchiale, docente di religione, direttore del Centro diocesano vocazioni, della scuola di formazione all’impegno sociopolitico, del mensile diocesano “Insieme”, della scuola di formazione per gli operatori pastorali, è stato rettore del Pontificio Seminario regionale pugliese “Pio XI” di Molfetta. Dal 2015 è vescovo a Cerignola- Ascoli Satriano.
Ma in quale direzione si muove il cammino del futuro arcivescovo di Catania?
Renna abbraccia la ricerca dell’equilibrio, in un atteggiamento di dialogo dinanzi alla complessità moderna in pieno “stile Vaticano II”. Ciò che è certo, però, è che non sarà minima l’influenza data dalla presenza di Monsignor Gristina e dei suoi strettissimi collaboratori. Il capoluogo etneo non è un terreno facile, e il suo predecessore lo sa bene. Forse per questo si tiene ancora ben stretta l’Arcidiocesi catanese.