Con una delibera del 13 aprile, 120 medici impiegati presso le USCA per la “gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19” venivano informati dell’arbitraria interruzione di servizio senza tenere conto della graduatoria delle assunzioni.
«La rimodulazione del personale è un atto assolutamente legittimo – spiega Antonio Fusco, portavoce del Comitato dei Medici Esclusi – ma ci aspettavamo che l’ASP seguisse i criteri previsti dal D.L. n. 14 del 09/03/2020. I vertici dell’Azienda hanno infatti licenziato arbitrariamente i colleghi contravvenendo alle leggi nazionali, ai decreti assessoriali e all’ACN della Medicina Generale».
«È passato più di un mese da quando abbiamo chiesto delucidazioni, inoltrando formale richiesta ai firmatari della delibera, ma non è pervenuta alcuna risposta»
I destianti della letta sonon il dottor Francesco Luca, Direttore del Dipartimento delle Attività Territoriali, la dottoressa Rosalia Cuccia, Direttore della U.O.C. Risorse Umane Convenzionate, il dottor Maurizio Lanza, Direttore Generale, al Direttore Sanitario, il dottor Antonino Rapisarda e il Direttore Amministrativo e il dottor Giuseppe Di Bella