Il Codacons ha depositato venerdì scorso un formale ricorso al Tar del Lazio contro l’obbligo delle mascherine a scuola.
Si chiede di sospendere gli atti del Governo che impongono agli studenti di utilizzare la mascherina fino al termine dell’anno scolastico.
Alla base della richiesta del Codacons, la manifesta sproporzione del provvedimento e l’illegittima disparità di trattamento tra luoghi pubblici.
«Nei luoghi di lavoro, pubblici e privati, tranne ospedali e Rsa, – spiega il segretario nazionale, Francesco Tanasi – non è stato prorogato l’obbligo di utilizzo delle mascherine, che resta invece in vigore nelle scuole italiane fino alla fine dell’anno scolastico».
L’eccezione riguarda i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive.
«Una situazione paradossale – continua Tanasi – perchè gli studenti sono obbligati di giorno ad indossare la mascherina, pur sedendo distanziati ai banchi, ma possono toglierla la sera per andare al pub o in discoteca e trascorrere il tempo assembrati».
Ancora una volta si verifica un eccesso di potere, connotato dalla contraddittorietà di un atto amministrativo che oggi, con l’arrivo del caldo, appare punitivo verso gli studenti, costringendoli alla “tortura” della mascherina a scuola.