Nel 1991 al giovane studente Richard Garfield dell’Università della Pennsylvania – appassionato di matematica e giochi da tavolo – la piccola casa editrice Wizards of The Coast propose l’ideazione di un prodotto rapido, leggero e accattivante. Garfield accettò la sfida e, da quell’idea, nacque il primo gioco di carte collezionabili della storia. Un progetto destinato a rivoluzionare il mondo ludico e ad aprire la strada a tutti i titoli successivi del genere. Il sistema era semplice ma innovativo: un card game in cui ogni giocatore potesse costruire il proprio mazzo scegliendo le carte, creando così partite sempre diverse.
Lo sviluppo e il contenuto del gioco
La fase di playtest iniziò dopo pochi mesi. Il prototipo era diverso rispetto a quello conosciuto oggi: le carte erano in bianco e nero e non esisteva un regolamento ufficiale poiché Garfield spiegava le regole di persona. La stessa Wizards non aveva fondi sufficienti per una distribuzione capillare. Nel 1993 iniziò il tour di promozione nei negozi specializzati e il titolo iniziò a diffondersi. Alla Gen Con (la più grande convention americana dedicata al gioco da tavolo) accadde l’impensabile: il prodotto andò esaurito in soli due giorni segnando l’inizio di un fenomeno mondiale. In Magic i giocatori impersonano potenti maghi, i planeswalker, capaci di viaggiare tra mondi e dimensioni.
L’obiettivo è semplice solo in apparenza: portare i punti vita dell’avversario a zero. Per farlo servono creature, incantesimi, artefatti e magie di ogni tipo alimentate dal mana che è l’energia proveniente dalle carte “terra”.
Il sistema si fonda su cinque colori principali, ognuno con la propria identità: il bianco, il nero, il blu, il rosso ed il verde. Il cuore di Magic è la libertà: i mazzi sono personalizzabili, i colori combinabili e le strategie infinite. Una partita può durare pochi minuti o trasformarsi in una lunga battaglia fatta di colpi di scena e decisioni cruciali. In oltre trent’anni Magic si è evoluto, mantenendo intatta la sua forza. Sono nati diversi formati: dal competitivo con mazzi costruiti in anticipo, al limited in cui si gioca con carte appena aperte dai pacchetti, fino a modalità più conviviali come Commander (oggi la più amata dalle community di tutto il mondo).
Ogni anno nuove espansioni introducono carte e meccaniche inedite. Così, l’interesse di milioni di giocatori e collezionisti resta sempre vivo grazie anche a una lore che prosegue ininterrotta e viene costantemente aggiornata. In Magic, poi, anche l’aspetto artistico è fondamentale. Ogni carta è illustrata da artisti di fama internazionale ed alcune illustrazioni sono diventate vere e proprie icone dell’immaginario collettivo, creando una galleria che attraversa generi, epoche e stili: dalle atmosfere fantasy classiche fino a quelle più moderne e sperimentali.
Dimensione economica di Magic
Accanto al lato ludico e artistico, Magic ha anche una forte dimensione economica. Alcune carte raggiungono valori incredibili sul mercato secondario. Basti pensare alla leggendaria Black Lotus, simbolo e carta più iconica in assoluto, battuta all’asta per oltre mezzo milione di dollari. Oppure, ancora, la speciale edizione de L’Unico Anello – stampata in una sola copia – è stata venduta per più di due milioni di dollari. Non solo passatempo, dunque, ma anche fenomeno collezionistico e culturale.
Oggi il padre di tutti i giochi di carte collezionabili continua a espandersi attraverso le collaborazioni con altri universi narrativi: i cosiddetti Universes Beyond. Dopo il successo de Il Signore degli Anelli, è la volta di Spider-Man, con un’espansione che introduce nuove carte e abilità ispirate all’eroe Marvel e al suo universo. Un modo per avvicinare nuovi fan e rendere Magic: The Gathering ancora più vicino alla cultura pop. Che siate veterani con migliaia di carte o curiosi alla ricerca di una nuova esperienza, questo è il momento perfetto per scoprire (o riscoprire) un classico intramontabile che, dopo trent’anni, continua a incantare milioni di giocatori senza mai perdere la sua magia.
Salvatore Mellia