Da spezia pregiata a ingrediente innovativo per la cosmesi e la nutraceutica, grazie al recupero delle biomasse di scarto. Lo zafferano coltivato a Catania prova a spiccare il volo grazie ad Etna Saffron Innovation, un progetto nato in Sicilia orientale che vuole ottimizzare la coltivazione del fiore color cremisi nella zona etnea, anche attraverso pratiche di micropropagazione delle varietà che meglio si adattano al territorio. Tra gli obiettivi c’è anche quello di offrire nuovi modelli di business alle aziende agricole produttrici.
Spiegano i responsabili del progetto: “EtnaSaffronInnovation introduce nuove applicazioni per un prodotto tradizionale come lo zafferano in settori diversi da quello alimentare, tradizionalmente presente e presidiato in Sicilia e in Italia. Queste applicazioni sono in grado di migliorare le prestazioni economiche delle aziende agricole con un elevatissimo grado di sostenibilità ambientale. La coltivazione del Crocus non richiederà molte cure agronomiche, né trattamenti chimici (è prevista la coltivazione con sistema bio) e riesce a sfruttare aree poco accessibili e scoscese”.
Il progetto Etna Saffron Innovation prevede dunque che la produzione dello zafferano avvenga senza la necessità di costosi e inquinanti impianti di trattamento, e promuove la nascita di imprese innovative. Il recupero delle biomasse attualmente di risulta, in particolare il fiore, per l’estrazione delle molecole bioattive finalizzata a nuove applicazioni, consente di valorizzare in direzione innovativa la produzione.