«Sei un morto che cammina»
Questa solo la prima di una delle tante minacce che un uomo di 46 anni ha proferito contro l’ex della sua ex compagna. Un uomo peraltro che si trovava in sedia a rotelle. Lei lo ha lasciato per il suo carattere violento e intimidatorio.
È quello che è successo ad una donna ed il suo ex compagno, nonché padre del figlio di lei, al termine di una relazione con un 46enne. L’uomo non accettando la fine della loro relazione amorosa, ha iniziato a scagliare i suoi atteggiamenti persecutori e violenti non solo contro la donna ma anche contro l’ex di lei, mosso da una malcelata gelosia cagionata dal rinnovato rapporto affettivo della donna con il suo ex compagno.
Lo avrebbe infatti minacciato ripetutamente di morte intimando al fatto che se non fosse andato via gli sarebbe finita male.
«Ancora lì sei? Ti devi togliere di mezzo altrimenti ti rompo l’altra gamba, lo hai capito vengo lì e ti rompo tutto!», avrebbe così esordito durante una chiamata dopo aver aggredito pesantemente il padre del figlio della sua ex compagna.
In quel frangente l’aggressore avrebbe rivolto le minacce all’uomo, sotto effetto di alcolici, nella giornata dello scorso 3 agosto, e in preda all’abuso di sostante alcoliche avrebbe poi raggiunto casa della ex nel tentativo di accedervi.
La presenza dell’avversario in amore, un uomo in sedia a rotella, insieme alla donna, però, non avrebbe fatto desistere lo scalmanato dalle sue intenzioni, anzi. La situazione avrebbe motivato l’uomo ad aggredirlo afferrandolo per il collo e colpendolo ripetutamente con pugni al volto. I colpi pervenuti gli avrebbero causato la frattura delle ossa nasali, con relativa prognosi di 30 giorni.
La vittima della vicenda, timorosa di nuove aggressioni, non aveva posto in essere alcuna denuncia ma l’indomani del misfatto, mentre le minacce continuavano telefonicamente, non è stato più possibile ignorare la situazione.
Questo episodio ha spinto la donna a cambiare la propria abitazione e ad allontanarsi anche dall’attuale compagno, inducendola così ad interrompere la convivenza. Ciò al fine di scongiurare altre aggressioni nella considerazione che l’ex fidanzato, oltretutto, le avrebbe riferito di essere a conoscenza di tutti i suoi spostamenti.
Nell’ambito delle indagini a carico dell’uomo indagato per il reato di atti persecutori e lesioni personali aggravate, questa Procura Distrettuale della Repubblica, ha richiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dai Carabinieri della Tenenza di Mascalucia.
La condotta del 46enne, nonostante tutto, avrebbe continuato ad essere assillante ed ossessiva nei confronti della donna, la quale riceveva suoi messaggi sui social network e sarebbe stata da lui pedinata nei pressi della scuola frequentata dal figlio.
Addirittura ancora, nel mese di settembre 2021, l’uomo avrebbe anche inciso tre croci sul cofano dell’auto del compagno della donna.
Tali reiterati e inquietanti gesti avrebbero spinto la donna a richiedere l’auto delle forze dell’ordine. Per questo si sarebbe rivolta ai Carabinieri di Mascalucia. I relativi accertamenti, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno determinato l’emissione del provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale etneo.