La Regione fa ciò che può, ma la campagna vaccinale sembra ancora non decollare. La rinnovata fiducia nei confronti di AstraZeneca grazie all’iniziativa open weekend alimentava, grazie a numeri importanti, la speranza di uno slancio definitivo.
E invece, sembrerebbe che le cose stiano addirittura peggiorando: dopo settimane in penultima posizione, la Sicilia è finita definitivamente in fondo alla classifica nazionale con una percentuale di dosi somministrate del 79,3% contro la media italiana dell’85,6%.
In contrasto a questi dati modesti, si aggiungono le oltre 250mila dosi di AstraZeneca sigillate nei frigoriferi degli ospedali dell’Isola in attesa che i siciliani aventi diritto ne rivendicano la somministrazione. Ma la paura è ancora tanta dinanzi ai decessi registrati sull’Isola a seguito del vaccino. Ed ancora solo il 10% dei siciliani è stato immunizzato.
«Niente più vaccini tenuti, mesi e mesi, nei frigoriferi, niente più scorte nell’attesa che si operi una conversione generale da parte dei cittadini diffidenti. Dobbiamo andare avanti – sbotta il governatore Musumeci- vaccinare quanta più gente possibile. Abbiamo aspettato abbastanza e nessuno può accusarci di non avere rivolto attenzione alle fasce fragili».
Risultano ancora molti, infatti, gli over 80 che non hanno prenotato il vaccino.
“Abbandonati” i riottosi, la Sicilia va verso l’immunizzazione delle isole minori
L’obiettivo è potenziare la campagna vaccinale e risollevarsi il più possibile. Così la Regione Siciliana ha sbloccato le prenotazioni per gli over 50 nella speranza che la percentuale possa salire.
Un’altra importante novità riguarda l’immunizzazione delle isole minori: ieri il commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo ha dato l’ok per la vaccinazione di massa. Si inizierà nel weekend con Lampedusa e Linosa, per poi procedere con le altre con l’obiettivo di rendere “Covid free” tutte le isole minori della Sicilia.
E.G.