«Abbiamo messo insieme mondo accademico, culturale, artistico e imprenditoriale per un progetto che, in prospettiva, può portare al riconoscimento, anche a livello europeo, del dialetto siciliano». A dichiararlo, l’eurodeputato Ignazio Corrao il quale, nella sala Pio La Torre dell’Assemblea regionale a Palermo, ha promosso un incontro per dare vita al progetto.
Un appuntamento in cui è intervenuto anche l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Mimmo Turano, che spiega la decisione di impegnare 200 mila euro per le scuole siciliane parallelamente alle politiche regionali di sostegno alla formazione degli insegnanti.
Si tratta – racconta l’assessore – «dell’ultima chiamata per consentire ai nostri giovani di apprendere e verificare direttamente gli insegnamenti dei loro nonni. Una lezione sul campo che la scuola deve assolutamente incoraggiare con strumenti scientifici e didattici adeguati».
«Adesso – ha aggiunto Turano – alla formazione degli insegnanti e al percorso accademico e didattico puro va affiancata una declinazione emozionale, che soltanto attraverso il contatto diretto con le arti, la poesia, il canto, il cunto può realizzarsi».
Da qui l’iniziativa e l’impegno di avviare gli incontri con gli artisti che hanno aderito al progetto: tra i volti e le voci coinvolte quelle di Lello Analfino, frontman del gruppo musicale La Tinturia, e Salvo Piparo, cantastorie e custode delle memorie linguistiche siciliane.
«Andremo nelle scuole per cantare e raccontare storie in siciliano – afferma Piparo – perché ritorni ad essere una lingua viva anche fra i giovani. Dobbiamo costruire un percorso didattico e emozionale per un progetto di comunicazione che affascini insegnanti e studenti».