Adesso c’è la richiesta formale di un tavolo di confronto tra i rappresentanti delle candelore ed il comitato per i festeggiamenti agatini presieduto dalla neo eletta Mariella Gennarino.
Si chiede con urgenza e a mezzo pec di istituire un tavolo. «Pur consapevoli che il “tavolo” non ha alcun potere decisionale» scrivono nella richiesta i rappresentanti di cinque candelore: Vincenzo Valenti, Orazio Cannavò e Piero Lipera per il cereo Ortofrutticoli; Fabrizio Lanzafame e Salvatore Russo per il cereo Villaggio Sant’Agata; Davide Giuffrida e Giuseppe Stella per il cereo Mastri Artigiani; Salvatore Romano per il cereo Pizzicagnoli, Emanuele Calì per il cereo Devoti di Sant’Agata; Giovanni Ravasco ed Alessandro Buda portatori del cereo.
«Le scelte organizzative e gestionali della Festa sono in capo al Comitato, come disciplinato dallo Statuto e dai Regolamenti, il tavolo però rappresenta un importante organo consultivo» si legge ancora nella massima indirizzata alla Presidente Gennarino, al sindaco di Catania nonché al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Le richieste dei portavoce delle candelore sono mirate ad ottenere l’esposizione del busto reliquiario sull’altare nonché l’esposizione delle candelore in piazza Duomo. Sarebbe un modo per recuperare qualcosa, dopo l’amarezza subita dai devoti che, per il secondo anno consecutivo, non hanno potuto incontrare Agata.
Cadelore “divise”
Salta agli occhi che il primo atto concreto della governance Gennarino è dividere il mondo delle candelore. Ancestrali e tradizionali divisioni che venivano enfatizzate un tempo con il bel confronto in strada a colpi di “annacate”. Oggi diventano vere divisioni con la neo presidentessa che preferisce accompagnarsi a taluni rappresentanti delle candelore piuttosto ad altri. Il comitato che firma la richiesta è formato da un numero minore di rappresentanti dei cerei rispetto a quello che ha promosso la petizione (vedi articolo e video a questo link) dei giorni scorsi.
F.F.