Oggi alle ore 10.00 l’Assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo aprirà le porte di un nuovo dormitorio con 25 posti letto servizi igienici e docce.
E’ passato un mese dallo sgombero dei senza tetto di Corso Sicilia e dal servizio mandato in onda da Striscia la Notizia.
Secondo quanto affermato dalla Petyx infatti a Catania non esisterebbe un dormitorio pubblico e quelli esistenti sarebbero gestiti da privati. Il servizio non aveva trasmesso parte delle informazioni chiave riguardanti lo sgombero e le denunce dei residenti. Un’attività informativa che fu considerata incompleta e persino manipolata. Il servizio terminava con il classico nodo del fazzoletto e la promessa dell’Assessore Lombardo il quale si sarebbe impegnato nella creazione di un dormitorio pubblico.
Il nuovo dormitorio di via Delpino
Oggi l’Assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo aprirà le porte di un bene confiscato alla mafia. La struttura di via Federico Delpino 10, nella zona di Librino, è stata trasformata in un dormitorio con 25 posti letto. Un risultato portato avanti grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. Si tratta del Comune di Catania e due realtà del territorio, Fondazione Èbbene e la Croce Rossa Italiana – Comitato di Catania. Entrambe da tempo si occupano di accompagnamento e cura dei più fragili. Un intenso lavoro che il Comune di Catania, all’interno del progetto PON Inclusione, ha messo in campo con i contributi del FEAD – Fondo di Aiuti agli Indigenti per dare nuova vita alla struttura confiscata alla criminalità organizzata.
La struttura è destinata ai senza tetto intercettati dagli operatori dell’Unità di Strada con il progetto Radici, realizzato dal Comune di Catania con il Consorzio Sol.Co., la cooperativa socia Mosaico, che è anche Centro di Prossimità della Fondazione Èbbene.
«Ancora una volta la collaborazione tra pubblico e privato è la strada giusta per far sì che Catania diventi uno spazio inclusivo dove tutti possono avere un’opportunità di futuro – dichiara Giuseppe Lombardo-. Il dormitorio di via Delpino va a rafforzare la struttura già operativa in via La Marmora, ampliando la platea di accoglienza per persone che hanno bisogno di un luogo dove poter ricostruire il proprio percorso di vita».