«Finché c’è legislatura c’è speranza, – chiosa Alessandro Zan, il parlamentare da cui il disegno di legge prende il nome – una legge contro i crimini d’odio esiste in tutta Europa, tranne che in Italia, Ungheria e Polonia. E l’Italia non può diventare l’Ungheria di Orban». E invece al momento, il Paese sembra ad un passo dal diventare una meta anti LGBT.
Ma la Lega dice “no”
A schierarsi contro il ddl Zan alla notizia del suo ritorno in Senato è il senatore della Lega Simone Pillon: «Noi abbiamo presentato questa mattina in commissione Giustizia il testo unificato, ddl Pillon, sull’affido condiviso. Ci sono papà che non vedono i figli da mesi, se non da anni. Queste sono priorità o emergenze. Non ci sono ferite da sanare. Ci sono ideologie da imporre vedi l’identità di genere, che porta un uomo a vincere tutte le gare femminili o i bambini nelle scuole da indottrinare con la teoria gender».
Che questa sia la volta che l’Italia si emancipi nel campo dei diritti civili?