Continuiamo il nostro viaggio tra le cose che nella nostra Isola detengono dei primati e anche in questo caso ci occupiamo di edilizia. Parliamo sempre del palazzo più alto, ma questa volta spostiamo la nostra lente d’ingrandimento su Catania. Si tratta del grattacielo Generali, in pieno centro nel capoluogo etneo, precisamente in largo Paisiello, in una delle parti più panoramiche della zona più antica di Catania e nelle immediate adiacenze della Villa Bellini. Il progettista fu l’architetto Rosario Marletta.
Dimensioni e storia
L’altezza esatta è di 68,87 metri e conta ben 17 piani, mentre la sua collocazione consente a chiunque vi entra di godere del panorama di Catania verso l’Etna, verso la zona sud e verso il mare.
La costruzione del grattacielo Generali si colloca in termini temporali nella seconda metà degli anni ’50 e il primo passo fu l’esame da parte della Commissione del Piano Regolatore il progetto della compagnia di assicurazioni Venezia, che riguardava la costruzione di un grattacielo nell’area occupata fino a quel momento da un cinema estivo che si chiamava Giardino. Nel mese di marzo venne rimosso l’ultimo ficus che faceva da ostacolo per la costruzione e nel mese di giugno approvò la realizzazione dell’edificio e nel 1958 avvennero la sua ultimazione e la sua inaugurazione.
Simbolo del modernismo
Quel che c’è di certo è che il grattacielo Generali è sicuramente un esempio del modernismo di Catania nel periodo del dopoguerra e del boom economico. Guardarlo oggi, malgrado adesso la città abbia a tutti gli effetti l’aspetto di una metropoli, dà ancora un’idea del grande dinamismo di Catania negli anni che vanno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino all’ultimo decennio del secolo scorso.
Quel che comunque cattura l’attenzione è la sua posizione centralissima e, come abbiamo detto, panoramica, dato che ricade in uno dei punti più alti del centro cittadino. In un periodo in cui si progettano nuovi edifici di una certa altezza ci si chiede se deterrà il record ancora per molto.







