In una delle sue prime dichiarazioni pubbliche, Mariella Gennarino fa volare accuse nella direzione dell’ex gestione della festa. «Nelle casse del comitato non abbiamo trovato nulla, quindi non ci sono soldi per il piano di sicurezza, nè per eventuali eventi». Il nuovo presidente del comitato per i festeggiamenti agatini nell’intervista ad Alessandro Sofia per dayitalianews lancia un messaggio ai devoti che si traduce così “se non ci sarà alcun evento, se Sant’Agata non sarà esposta all’esterno, è colpa del comitato precedente che non ci ha lasciato soldi”. Una giustificazione per la massa dei devoti che, giunti al secondo anno di festa silente, in questi giorni hanno fatto pressione sulla Gennarino.
Tomasello: “La Gennarino è inesperta, il bilancio deve andare obbligatoriamente in pareggio”
Da quello che dice la Gennarino sembra anche che il comitato precedente abbia fatto spese folli. Risponde allora l’ex presidente Riccardo Tomasello «Il comitato per la festa non è un ente pubblico, è un’associazione con personalità giuridica privata che rientra nella categoria del terzo settore. Quindi il bilancio deve andare obbligatoriamente in pareggio. Ad entrate devono corrispondere uscite. Normale che abbia trovato zero. Ho lasciato sul conto circa 60 euro ovvero i soldi necessari di spesa del conto corrente – dichiara – il comitato nasce proprio allo scopo di trovare soldi per finanziare la festa. Si fa un progetto e si presenta al Comune e agli sponsor privati».
Bisogna ricordare che una parte della tassa di soggiorno viene destinata proprio al finanziamento della festa di Sant’Agata. La procedura corretta prevede allora, se si vogliono trovare i fondi per qualsiasi evento, che il presidente del comitato presenti all’ente comunale una proposta. Il comune allora potrà concedere i contributi provenienti proprio dalla tassa di soggiorno. A chiarirlo è ancora Riccardo Tomasello, che aggiunge «Comprensibilmente, Mariella è ancora inesperta. Sono a sua disposizione per suggerimenti e chiarimenti ma evitiamo di dare messaggi fuorvianti».
Ormai sembra inevitabile come sarà gestita Sant’Agata per l’edizione 2022 ma un’alternativa sarebbe stata possibile? «Se pensato in tempo sì – afferma ancora Tomasello – si poteva presentare un progetto alla Prefettura intorno a dicembre ed esporre – ad esempio – Sant’Agata ai devoti posta sull’altare maggiore. Io avrei fatto ricorso alle associazioni agatine che costituiscono un’enorme patrimonio. Avrei affidato il servizio accoglienza alle associazioni che bene conoscono i devoti».
Claudio Consoli prorogato fino a tutto febbraio
Un destino ineluttabile per questa edizione che pare sia stato deciso a monte con la nomina repentina e a ridosso della festa di un presidente che ancora si deve fare le ossa. Ragionamento opposto invece per il capo vara. Nel silenzio è stato rinnovato Claudio Consoli fino al 28 febbraio. Una proroga che sarrebbe giustifica dall’esigenza di avere una figura esperta nella chiusura/apertura del sacello di Sant’Agata. Comitato e capo vara sarebbero scaduti nello stesso momento. La proroga però è stata concessa solo al maestro del fercolo.