Calato il sipario sulla vigilia del 14 agosto, tra falò in spiaggia, feste e serate in discoteca, oggi si cambia atmosfera.
Si festeggia il ferragosto, ma scopriamo da dove trae origine questa ricorrenza.
La storia di Ferragosto
Secondo la storia la festività fu istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. e si aggiungeva alle altre cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia.
l’etimologia del termine Ferragosto deriva dall’antico Feriae Augusti, una festività che si celebrava nell’antica Roma. La festa era in onore di Augusto e il nome, che significa il riposo di Augusto, dà il nome anche al mese.
Era un periodo di riposo che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità.
Nel corso dei festeggiamenti in tutto l’impero si organizzavano corse di cavalli che rivivono tutt’oggi nel “Palio dell’Assunta” che si svolge a Siena il 16 agosto.
In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia.
La festa originariamente cadeva il 1º agosto, ma la Chiesa cattolica chiese lo spostamento per far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria.
Il Ferragosto così come lo conosciamo oggi, giornata in cui si organizzano feste e gite, è nato furante il ventennio fascita che dal 13 al 15 agosto, organizzava centinaia di gite popolari e offerte ferroviarie per permettere a tutti di visitare le varie località italiane.
Tante le celebrazioni religiose sparse per tutta la Sicilia, ma ne esistono alcune che oltre ad avere delle origini antichissime sono diventate anche fonte di attrazione per migliaia di turisti, provenienti da ogni parte del mondo.
È il caso della festa “A Vara” di Randazzo legata all’istituzione della Fiera franca del 1476, autorizzata da re Giovanni d’Aragona, che si svolgeva per ben 9 giorni – 4 giorni prima e 4 dopo il 15 agosto – attorno alla chiesa di Santa Maria. Il 16 agosto si correva il Palio.
La struttura della vara si rifà allo stesso manufatto utilizzato per la manifestazione similare del capoluogo: l’altra capitale del regno, Messina.
Entrambe le manifestazioni si mantennero in vita fino alla seconda metà del XVIII secolo, quando cominciarono a declinare.
Randazzo
“A Vara” di Randazzo ancora oggi continua ad affascinare i visitatori, così come gli abitanti del paese e dei territori limitrofi, che partecipano numerosi alla manifestazione che si svolge per le vie del centro storico.
Si tratta di un grande carro allegorico – trionfale votivo dedicato alla Madonna Assunta, alto quasi 20 metri, composto da diversi piani sovrapposti, ruotanti attorno a un asse centrale.
Ad ogni livello corrisponde un mistero mariano: Morte, Assunzione e Incoronazione di Maria, così come sono rappresentati sulla tavola di Giovanni Caniglia del 1548, opera custodita nella Cappella del Santissimo Crocifisso in Santa Maria.
La struttura piramidale poggiante su un carro con ruote, alla base rappresenta il giaciglio ove è ricomposto il corpo della Dormitio Virginis (iconografia della Madonna Dormiente o nella tradizione bizantina, della «Koimesis tes Theotokou»).
Il livello è contraddistinto da nuvole popolate di angeli, adorno di fiori, caratterizzato dalla presenza degli Apostoli disposti tutt’intorno, iscrizioni su cartigli e mosaici di specchi.
Tra i personaggi San Tommaso Apostolo in preghiera, quasi a giurare quella fede che aveva negato alla resurrezione di Cristo.
A Vara
Il primo livello mobile (l’intero asse verticale ruota alternativamente verso destra o verso sinistra), è foggiato a mo’ di emisfero azzurro popolato da gerarchie angeliche. Rappresenta il primo dei cieli concentrici attorno all’Empireo, ovvero il primo dei nove cieli per la visione teologica medievale secondo la concezione tolemaica, che la celeste Alma Maria deve attraversare nel suo ultimo viaggio.
A livello intermedio è collocato un primo disco con due facce a rappresentare il Sole, la Luna, e per estensione le stelle, i pianeti, gli astri. Con San Michele Arcangelo da una parte, e sul lato opposto, Cristo e la Madonna. Sui bordi gerarchie di angeli e gli immancabili specchietti riflettenti.
Proseguendo verso l’alto, seguono un secondo cielo e un secondo disco con la raffigurazione della Trinità (triangolo su raggiera e colomba dello Spirito Santo), e dall’Incoronazione di Maria.
Tutte le superfici intorno sono cosparse di stelle, il tutto sormontato da una Corona che sorregge la Croce apicale.
Le raffigurazioni allegoriche del moto dei corpi celesti come rappresentazione dei livelli dei cieli.
Putti, gerarchie angeliche e personaggi per distinguere le intelligenze motrici, le intelligenze teologiche, le intelligenze filosofiche, le intelligenze morali, le quattro Virtù Cardinali nella suddivisione dei cieli popolati da Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Virtù, Potestà, Principati, Arcangeli, Angeli.
Nove schiere di intelligenze angeliche a rappresentazione dei nove cieli concentrici dell’empireo.
Sulla struttura oltre il sacerdote, prendono posto circa 30 ragazzi e ragazze, opportunamente addestrati per ricoprire i ruoli della Madonna, della Trinità, degli Apostoli, di Angeli e Santi.
La macchina votiva è trainata a mano da centinaia di ferventi devoti per mezzo di due gomene.
Aci Catena
A circa 60 km di distanza, nella cittadina di Aci Catena, il 15 agosto si celebra la Festa della Celeste Patrona Madonna SS. della Catena.
Il prezioso simulacro della Madonna con il suo “Manto” viene portato per le strade, in un tripudio di folla festante.
Puntalazzo
Anche a Puntalazzo, frazione di Mascali, grande festa dell’Assunzione della SS. Vergine Maria in cielo caratterizzata dalla solenne “Cantata” e tradizionale “incanto”.