Le storie di mistero che narriamo questa volta si spostano al centro della Sicilia, precisamente nel capoluogo di provincia più centrale, Enna. La Torre Ottagonale, costruita nell’XI secolo, e che in molti attribuiscono all’imperatore Federico II di Hohenstaufen, noto a tutti come Federico II di Svevia, ospita delle leggende che hanno incuriosito e appassionato sia i turisti che gli abitanti del luogo, che continuano a raccontarle.
La leggenda che vede protagonista Federico
Nello specifico si narra in primis che quello che viene definito come il primo grande uomo di Sicilia, ovvero Federico II di Svevia, fece costruire, come abbiamo già accennato, questa grande torre ottagonale alta 24 metri, ma ovviamente c’è di più. Il suo fantasma lancerebbe il suo cavallo al galoppo lungo il viale prospiciente la torre.
Il fantasma non sarebbe stato visto da nessuno con i propri occhi, ma, come abbiamo detto, tra le persone che vivono nelle vicinanze arrivano conferme di strane presenze all’interno della torre. Alcune persone anziane inoltre hanno detto di aver sentito il fantasma di Federico.
La nebbia e il fruscio degli alberi
Le origini queste leggende ce le ha mostrate la guida turistica Luisa Gardali, che ha iniziato il suo racconto sottolineando anche come la presenza della nebbia avvalori questa tesi.
«Il luogo è molto suggestivo – ha detto la Gardali – e tra l’altro quando c’è la nebbia si sente il fruscio degli alberi. Quindi si dice che sia il luogo in cui Federico II lanciava il suo cavallo ad alta velocità al galoppo proprio perché voleva distrarsi da quelle che erano le sue funzioni e le sue responsabilità. Per questo motivo girava tra gli anfratti di questa torre sentendosi ispirato da questo galoppo. Molte persone raccontano che passeggiando in un giorno ben preciso, che non si sa qual è, si sente il galoppo di questo cavallo e Federico che sospira».
Costruita da Federico? Mancano le prove
La leggenda quindi sembra che prenda origine dal fatto che «sul luogo in cui si rilassava lui si allontanava dalle sue responsabilità e che quindi aveva il suo luogo di caccia, perché era falconiere. Per questo passava buona parte del suo tempo libero lì, vicino alla torre ottagonale, che è particolare per un motivo. Otto finestrelle, sia in verticale che in orizzontale, formano la croce patriarcale, quindi il punto geodetico della città, motivo per cui Federico amava stare lì. Si dice anche che erroneamente si chiama Torre di Federico perché non ci sono prove che sia stata costruita da lui. Questa leggenda è ancora più raccontata negli ultimi periodi perché questo resta un luogo misterioso, soprattutto quando c’è la nebbia. Il fruscio degli alberi forma un suono bellissimo».
Resta una leggenda molto particolare perché «la leggenda di Federico che galoppa velocemente durante un giorno particolare dell’anno rimane fra gli abitanti. Nella leggenda si dice anche che non cade mai nello stesso giorno e nella stessa ora».








