L’Etna in spettacolo con un nuovo parossismo. Lo comunica l’INGVvulcani sulla pagina Facebook
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 03:50 GMT si registra un incremento in frequenza ed intensità dell’attività stromboliana, accompagnata da emissione di cenere, al Cratere di SE. L’attività è caratterizzata dal lancio di prodotti al di fuori dell’orlo craterico fino ad un’altezza di circa 300 m. Contemporaneamente si sono formate due piccole colate laviche, l’una in direzione Valle del Bove e l’altra in direzione sud-ovest.
Tremore vulcanico, valori alti nella notte
Per quanto riguarda l’ampiezza del tremore vulcanico, dopo avere raggiunto valori medi, successivamente alla fine dell’attività di fontanamento precedentemente comunicata, dalle ore 3.50 GMT ha mostrato un repentino incremento spostandosi nella fascia dei valori alti. La localizzazione della sorgente permane al di sotto del Cratere di SE ad una quota di circa 2800 metri al di sopra del livello del mare. l’attività infrasonica dopo una fase di decremento mostra una moderata ripresa sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi, che risultano localizzati al Cratere di SE.
Poco prima delle 5 l’Ingv-Oe di Catania ha registrato un nuovo incremento in frequenza ed intensità dell’attività stromboliana, accompagnata da emissione di cenere, al Cratere di Sud-Est, con lancio di prodotti abbondantemente al di fuori dell’orlo craterico fino ad un’altezza di circa 3000 m.
Due piccole colate laviche si sono formate, contestualmente. L’una in direzione della nota Valle del Bove e l’altra in direzione sud-ovest. La localizzazione della sorgente permane al di sotto del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2.800 metri al di sopra del livello del mare.
G.G.