Luca Sammartino perde circa 13.000 voti ma resta il candidato più votato su Catania con almeno 20.000 preferenze. Vola alto, come da previsione, Gaetano Galvagno che risulta il più votato di Fratelli d’Italia. A sezioni non ancora chiuse siamo in grado di fare una piccola analisi a caldo delle elezioni regionali.
Interessante il risultato di Barbara Mirabella che, malgrado il terremoto giudiziario che la colpisce a soli 2 giorni dalle votazioni si aggiudica 900 voti, qualcuno aveva definito inopportuno lo scoppio del caso a ridosso delle elezioni ma è evidente che il partito di Giorgia Meloni non ne risente: la lista va bene e persino la Mirabella raccoglie preferenze anche se da sostegno più morale che politico.
Galvagno scalvaca Daidone che raccoglie 10.000 voti e questo gli basterà per farla da padrone all’interno del partito, in barba ai “pogliesiani” che appoggiavano Dario Daidone.
Sempre buono il risultato di Zitelli all’interno di Fratelli d’Italia, povero quello invece dell’acese Angela Foti che non più forte delle due ondate di corrente ascensionale che avevano caratterizzato la sua candidatura nei 5 stelle, stavolta resta fuori dall’ARS con un (solo 1) migliaio di voti. Risulta forse più apprezzabile il risultato ottenuto dal consigliere comunale di Acireale Riccardo Castro che invece porta a casa quasi 3000 voti.
Per restare in tema acese ancora una volta tiene la forza di Nicola D’Agostino che se non può contare più sui numeri eccelsi di un tempo, raggiunge comunque un risultato di tutto rispetto quantificabile in circa 11.000 voti diventando il secondo più votato su Forza Italia (e non è poco) superato solo dal capitano di FI Marco Falcone che si aggiudica 13.000 voti circa (ricordare che le sezioni non sono ancora chiuse). Un buon risultato su Forza Italia è ottenuto anche dal giovanissimo Antonio Villardita (classe 1993) che con quasi 6.000 voti non dovrebbe riuscire a superare lo scoglio per poter sedere a Palazzo D’Orleans.
Ludovico Balsamo ex FdI ed ex assessore al Comune di Catania la spunta invece nella prima lista di De Luca su Catania. Questa volta sarà onorevole eletto con quasi 5000 voti.
Per gli ex PD Villari e Bosco che hanno organizzato la loro campagna elettorale in meno di un mese con Sicilia Vera (il secondo partito di De Luca) dopo essere stati allontanati dal segretario regionale PD Barbagallo il risultato rispettivamente di circa 5.000 e di 1.300 preferenze per Luigi Bosco.
Per chiudere il commento a sezioni ancora aperte si rileva un altro dato negativo che è quello ottenuto da Fabio Cantarella su la Lega: meno di 600 voti. Una conferma piuttosto su una questione da sempre ribadita ovvero che “Cantarella non ha voti”. Eppure quel fortunello “rischia” senza elettorale di andare alla Camera
Per il resto PD “non pervernuto”.