Si attende con una certa trepidazione la data delle prossime elezioni amministrative.
Se entro oggi non verrà emanato un decreto, città come Palermo, Messina e altri comuni andranno al voto a metà giugno, nonostante le parole del presidente Nello Musumeci che voleva riaprire le urne per la seconda settimana di maggio.
Le possibili giornate potrebbero essere il 29 maggio, con ballottaggi il 12 giugno oppure il 12 giugno, con ballottaggi il 26 giugno.
Inzialmente i ritadi sulla data erano legati ai Referendum, per poter far coincidere i due impegni elettorali, ma dal governo nazionae non è arrivata alcuna decisione.
Se dovesse essere scelto il 29 maggio rimarrebbero circa 60 giorni prima del voto, un tempo molto limitato tra presentazione liste e campagna elettorale.
La data di giungo invece è quella che consentirebbe ai partiti di avere, da un parte, più tempo, ma dall’altra ci potrebbe essere un’astensionismo specie per il ballottaggio che dovrebbe avvenire il 26 giugno.
Intanto il governatore della Sicilia, in alcune interviste, invita il centrodestra a rimanere unito. Lo fa anche nel suo canale nel quale la sua presenza si è intensificata ulteriormente nelle ultime settimane.