Le temperature si vanno piano piano ad abbassare e spesso il nostro corpo è interessato da dolori che vengono collegati proprio al freddo invernale. Tutti noi ogni volta che arriva la stagione invernale dobbiamo fare i conti, oltre che con il raffreddore e con la febbre, anche con dolori muscolari e articolari, in quanto sia le ossa che i muscoli si irrigidiscono, diventano meno elastiche e causano in questo modo infiammazione.
Come conseguenza di ciò provvediamo quasi sempre a vestirci più pesanti o a strati e a fare docce calde o ancora ad assumere posizioni corrette, specialmente se facciamo dei lavori sedentari. Ma anche in questo caso l’osteopatia e i diversi trattamenti che si applicano possono essere molto utili.
Sbalzi di temperatura e umidità
Il dottor osteopata Alessandro Melia spiega come le cause scatenanti dei dolori possano essere tante e come i cambi di stagione abbiano un’enorme influenza.
«I dolori non riguardano solo le ossa – afferma Melia -, così come la causa scatenante non è solo ed esclusivamente il freddo. Con i cambi di stagione in generale ci sono tanti cambiamenti non solo dal punto di vista climatico, ma anche da quello biologico. In questo periodo infatti ci sono diversi sbalzi di temperatura, maggiore umidità, calo delle ore di luce e io sto osservando un aumento di alcuni disturbi tipici della difficoltà del nostro corpo di adattarsi a questi nuovi ritmi dell’ambiente che ci circonda. Questi malori stagionali sono dei segnali di adattamento riconducibili anche a problematiche latenti».
Le tecniche sulla respirazione
Il trattamento osteopatico entra in gioco proprio in questi casi, perché «si lavora sulla capacità di autoregolazione del corpo migliorando l’adattamento agli stimoli esterni. In queste settimane sto riscontrando alcuni disturbi che riguardano principalmente tre sistemi. Il primo è ciò che riguarda l’apparato respiratorio, perché con l’arrivo del vento, delle esposizioni alle prime temperature fredde molti pazienti hanno sensazioni di torace rigido, con difficoltà nella respirazione, respiro corto o tosse anche dopo influenze stagionali. Attraverso delle tecniche sul diaframma, sulla gabbia toracica e sul tratto dorsale e cervicale migliora attraverso questa meccanica la funzionalità respiratoria e riduce la sensazione di fiato corto che fa da blocco meccanico e strutturale».
Drenare le tensioni
Da non trascurare per i dolori che sentiamo per il freddo i disturbi muscolari e articolari, «che sono legati al cambio climatico perché gli sbalzi di temperatura e umidità sommati a una diminuzione del movimento quotidiano favoriscono rigidità cervicali, lombalgie e dolori alle spalle e alle anche. I pazienti spesso dicono che sentono arrivare i dolori a causa del freddo e non hanno torto perché i muscoli perdono elasticità e i vecchi dolori tornano a farsi sentire. Il trattamento mira a drenare le tensioni e a migliorare la circolazione ristabilendo una migliore funzione neuromuscolare. Viene quindi più libertà di movimento, che porta a una riduzione del dolore».
Trattamento su cranio e colonna cervicale
Infine per il sistema neurovegetativo «aumenta lo stress, sono frequenti le alterazioni del sonno, c’è una maggiore stanchezza mentale e uno sbilanciamento tra il sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico. Le cefalee, i problemi digestivi o le difficoltà a rilassarsi sono attenuabili attraverso un trattamento che si concentra sul diaframma, sul cranio, sulla colonna cervicale e sul sistema fasciale aiutando a modulare il tono del sistema nervoso autonomo. Si lavora sul meccanismo che alimenta il sintono. L’osteopatia affianca la medicina classica perché sostiene il corpo nel gestire meglio le patologie. Questo periodo stagionale è un terreno fertile per tutte le disfunzioni latenti del corpo, ma con pochi incontri questi sintomi si riducono velocemente e la sensazione di benessere viene per tutta la stagione. In questo periodo in cui aumenta lo stress l’osteopatia rappresenta una risorsa per ritrovare un certo equilibrio e migliorare la funzionalità del proprio corpo».






