Troppi contagi in Sicilia, impossibile fare un tracciamento.
«Si è notato negli ultimi mesi la impossibilità di potere effettuare un lavoro serio, razionale e attendibile, la moltiplicazione dei contagi cosi vertiginosa rende di fatto impossibile il tracciamento, soprattutto adesso».
Queste le parole utilizzate dal presidente della Regione Siciliana questa mattina a ‘Omnibus’ su La 7 in merito al continuo proliferare di nuovi casi covid.
Nonostante un incremento dei soggetti che si sottopongono a vaccino e boom di persone in fila per le terze dosi, il covid resiste e non molla la presa. Non dimentichiamo peraltro che pochi giorni fa si è dato il via alle vaccinazioni dei bambini dai cinque anni in su.
«Se la tensione cala, perché cala il numero dei contagi, cala anche l’attenzione, è un fatto non legittimo ma fisiologico. Nella mia regione – evidenzia Musumeci – laddove c’è un focolaio interveniamo subito, istituendo nei comuni la zona gialla, arancione o addirittura rossa e lo abbiamo fatto anche in piena estate, quando normalmente in Sicilia il contagio non presentava caratteristiche allarmanti. Isolare la zona di origine del contagio fino a questo momento è stata una pratica assolutamente utile».
«Siamo d’accordo con l’orientamento generale dei colleghi presidenti delle regioni affinché il governo possa rivedere le regole che disciplinano la quarantena. È un fatto di giustizia – asserisce il governatore – nei confronti di chi ha fatto il vaccino e anche la terza dose e ha il diritto di potersi muovere con maggiore facilità».
«Sono regole che se non venissero cambiate rischierebbero di bloccare la parte forse quella più attiva del Paese», aggiunge in conclusione Musumeci.