Confiscati beni per 300 mila euro a un imprenditore di Castelvetrano, in provincia di Trapani del settore delle scommesse. Si tratta di Carlo Cattaneo, di 37 anni, fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro.
Le indagini partono dall’operazione “Anno Zero” del 2018 che portarono alla condanna a 16 anni dell’imprenditore.
Diversi collaboratori di giustizia avevano confermato l’espansione nella Sicilia occidentale di agenzie di scommesse affiliate a siti di gioco on line riconducibili a Cattaneo, che elargiva soldi ai familiari del latitante capo clan di Castelvetrano e dell’organizzazione mafiosa.
Accanto al sito legale messo su per le scommesse, l’imprenditore ne aveva creato un altro illegale, movimentando denaro contante con il sistema “Skrill” che eludeva la normativa antiriciclaggio.
Dalle indagini della DIA, emerge che il proposto, pur non essendo inserito organicamente nel sodalizio mafioso, contribuiva al sostentamento economico dell’associazione”, ossia entrava in affari con la mafia che richiedeva “un pensiero” (denaro) per familiari di mafiosi in difficoltà.
La confisca riguarda l’intero compendio aziendale di due società di capitali e una ditta individuale (con sedi a Palermo e a Castelvetrano) operanti nel settore della ristorazione e dei servizi informatici di gestione di sale giochi e scommesse.
A questo si aggiunge un appartamento, un terreno a Castelvetrano, diverse auto e moto, 4 conti bancari, una polizza assicurativa, depositibancari.
Beni già sequestrati nel 2019 a seguito di un provvedimento cautelare anticipato, su proposta congiunta del procuratore e del direttore della Direzione investigativa antimafia.