C’è sempre più aria di campagna elettorale a Palazzo degli Elefanti e i consiglieri comunali non perdono nessuna occasione per screditare l’operato dell’attuale amministrazione. Punto caldo della serata l’approvazione del regolamento per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto e per dehors.
Con lo scadere del mandato in aula aleggia un rinnovato sentimento di amore per la città. Si è passati dall’indifferenza di qualche mese fa quando i consiglieri erano impegnati a farsi selfie a una partecipazione attiva ai discorsi dell’aula. L’immagine che emerge è quella di una città sporca, senza luce, criminale. «Sono stanco di questa rappresentazione della città allo sbando – esplode il consigliere Giovanni Grasso – piuttosto che attribuire colpe che hanno il sapore di campagna elettorale, dovremmo interrogarci sulle intenzioni che ha il governo nazionale».
Gli interventi dei consiglieri
Il consiglio inizia con gli interventi degli immancabili Sebastiano Anastasi, Giovanni Petralia, Graziano Bonaccorsi, Lidia Adorno, Manfredi Zammataro, Giuseppe Gelsomino, Luca Sangiorgio, Lanfranco Zappalà e Giovanni Grasso. Temi principali: mala movida, criminalità, spazzatura, la sede del quarto municipio di via Don Minzoni, gli incendi cui andrà incontro la città, il tanto agognato parcheggio di Piazza della Repubblica, l’assenza di illuminazione nelle zone di via Dusmet e la pedonalizzazione di via Teatro Massimo e via Carbone.
«Oggi parlare di Catania è assai difficile perché la situazione surreale che sta vivendo questa città non la ricordo in 31 anni di vita», afferma Gelsomino.
Zammataro e Grasso concordano sulla necessità di creare un tavolo permanente per l’ordine e la sicurezza. Necessario l’intervento del Prefetto per riportare ordine e sicurezza in città. Sul problema della cabina elettrica e dell’assenza di luce nelle zone di via Dusmet, il consigliere Sangiorgio ricorda che «quando un comune è in dissesto queste sono le conseguenze». In sostanza, “senza soldi non si canta messa” e quindi non si riparano le cabine elettriche.
La replica di Bonaccorsi
A rispondere alle questioni sollevate dai consiglieri è il vicesindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi. «I problemi posti all’attenzione di questo consiglio sono molteplici, alcuni di estrema gravità che dovrebbero farci riflettere. Ho parlato con il Prefetto facendo alcune riflessioni che vanno da Milano a Catania. Ognuno di noi ha delle responsabilità per il verificarsi di queste situazioni. Una settimana fa ho richiesto un consiglio straordinario perché avevo anticipato quanto si è verificato. E’ necessario che il Governo vada avanti con celerità e ci assecondi nel processo di raccolta dei rifiuti. Il problema della luce è un problema reale e il collega Sangiorgio ha in parte risposto. Solo chi non vuole vedere non vede cosa è stato fatto in questi 4 anni. Eravamo in una condizione di grande precarietà, di difficoltà da tutti i punti di vista. Non ci dimentichiamo da dove provenivano i rifiuti. A quale attività amministrativa siamo subentrati quando non se ne occupava la cronaca di Catania ma la cronaca giudiziaria. E’ vero che ci sono dei problemi ma dipingere la città per come è stata rappresentata mi sembra esagerato ma sono certo che peggiorerà nei prossimi mesi».
Una carrambata… a presenziare il consiglio anche l’inaspettato Fabio Cantarella.