Ieri al Palazzo degli Elefanti si è tenuta una sessione straordinaria del consiglio comunale. Al centro della discussione il Pnrr.
Ad intervenire sull’ordine dei lavori all’apertura del consiglio è stato Sebastiano Anastasi. D’importanza primaria per il consigliere era appunto la problematica relativa alla carenza di personale. Scoppia così il caso “dipendenti comunali”.
Il problema del personale
Infuriato a Anastasi racconta come da qualche tempo l’ottava commissione permanente continui a subire disservizi continui causati dalla mancanza di personale: «Abbiamo compreso tutte le difficoltà, ma i servizi sono stati tanti. Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Oggi l’ottava commissione si è riunita alle 9.30 con 9 consiglieri presenti. Non è stato possibile reperire un segretario verbalizzante. La commissione è stata chiusa. Non siamo più nelle condizioni di fare consigli comunali o commissioni. C’è un problema serio di personale e le conseguenze sono politiche».
Ciò che chi segue il consiglio comunale in diretta streaming da casa non sa è che i consiglieri sono così tanto preoccupati, allarmati e interessati al caso che iniziano a scattare selfie e fotografie. C’è chi si alza per chiacchierare e chi non smette nemmeno per un attimo di utilizzare il cellulare.
«Chi ha responsabilità venga richiamato ai propri doveri»! tuona Anastasi. Forse ad essere richiamati ai propri doveri, ad una maggiore serietà e compostezza in sala dovrebbero essere gli stessi consiglieri.
Dopo qualche polemica aggiuntiva inizia il dibattito. Al centro della discussione i fondi del Pnrr. A richiedere la convocazione straordinaria il consigliere Angelo Scuderi: «Riteniamo necessario valorizzare i tempi. Siamo consapevoli che questi fondi, 186 milioni, non appartengono solo alla città metropolitana di Catania, ma anche ai suoi 58 comuni. Sono fondi per lo sviluppo e per la ripresa economica e sociale della città».
Gli interventi dei consiglieri comunali
Gelsomino: «Questo piano può essere il punto di rilancio per questa città. L’ Assessore Trantino h un compito importante. Ha la possibilità e l’onere di cambiare in parte il volto di questa città. E’ importante coinvolgere le commissioni perché queste rappresentano la città. Voglio conoscere le cose che succedono, non voglio scoprirlo dai giornali».
Di Salvo: «Non c’è nulla di straordinario in questo consiglio. Mi sarei aspettato un coinvolgimento del consiglio comunale da parte dell’Assessore Trantino. Ancora una volta non c’è nessuna considerazione di questo consiglio. Parliamo di risorse del Pnrr, risorse che possono cambiare il volto di questa città. Pensate di gestire tutto da soli ed è l’evidenza del fallimento di quest’amministrazione in questi anni. Non vi è un’opera pubblica, una fontana realizzata da voi. State proseguendo in questa direzione anche con le risorse più importanti he questa città può utilizzare».
Adorno: «Abbiamo perso 20 milioni di fondi per progetti di rigenerazione urbano. Mi è stato detto che li abbiamo persi perché il consiglio comunale non ha approvato per tempo il bilancio. Una risposta che trovo inaccettabile. Perché noi approviamo atti proposti dall’amministrazione, quindi che aveva la responsabilità politica non li ha portati in aula. Vorrei conoscere tutti i progetti che avete per questi fondi. Spero in un coinvolgimento diverso».
Trantino: «Un’occasione che non perderemo»
Interviene l’Assessore Enrico Trantino:« Il consiglio comunale non fa altro che rappresentare la volontà del territorio, di un popolo.Ha poteri di sollecitazione, di controllo, può dare degli impulsi che sono be accetti. Ma non c’è un obbligo di confronto tra l’amministrazione e il consiglio comunale. Quando parliamo di Pnrr abbracciamo un tema estremamente variegato. Io mi occupo degli aspetti che hanno più impatto sull’aspetto urbanistico. Io mi occupo dei piani integrati e degli studi di fattibilità che ci sono stati assegnati per aver vinto un bando di un milione e 800 mila euro per la realizzazione di una nuova rete di mobilità sostenibile. Per quanto riguarda il Pnrr, si tratta di 186 milioni di euro che devono essere assegnati su scala metropolitana per tre progetti di almeno 50 milioni di euro. Questo porta già un primo dilemma perché ci sono comuni che hanno interesse nel realizzare opere pubbliche. Ci sono tutte una serie i problemi che si stanno intersecando e abbiamo la scadenza da rispettare, il 7 marzo. E’ un’occasione che non possiamo perdere e non perderemo».
Per quanto riguarda i 20 milioni di fondi “persi” secondo la Adorno, l’Assessore replica chiarendo che non sono stati persi in quanto la loro elargizione era subordinata alla approvazione del bilancio consuntivo 2019.
Le proposte dell’amministrazione
«Ci stiamo spingendo secondo una direttrice ben precisa che ci permette di valorizzare la possibilità di ri-funzionalizzare alcune aree di San Berillo vecchio, spingerci fino a Librino e Monte Po per la realizzazione del parco urbano, la ri-funzionalizzazione della scuola, una riconnessione al tessuto urbano con la realizzazione di una pista ciclabile che metta in collegamento il quartiere con il boschetto della plaja».
Al tentativo del consigliere Scuderi, in sostituzione del presidente Castiglione, di chiudere la seduta scattano le urla e il caos generale. L’ordine in aula è stato riportato dal rientro di Castiglione.
«Mi sembra alquanto surreale» aggiunge l’Assessore Trantino «io non mi permetterei mai di interferire sulla corretta individuazione della presidenza delle linee di condotta.Il governo regionale se deve prendere scelte importanti non convoca ogni volta l’Ars. Ci deve essere una fase di contribuzione delle idee e siamo ben felici di ricevere contributi ma per grammatica istituzionale appartiene all’amministrazione il governare la città. Non ho difficoltà a poter creare un gruppo di lavoro specifico purché continuiamo a ribadire il punto fermo che sono scelte che competono all’amministrazione».
Dopo attimi di tensione, i lavori si sono così conclusi.