Autore di una linea comunicativa sempre al di sopra delle righe, Cateno De Luca non si è lasciato scappare neppure quest’occasione per farsi notare. L’attuale sindaco di Messina, infatti, ha annunciato tramite un simpatico siparietto la propria candidatura a Presidente della Regione.
L’evento si è svolto nel corso dell’Assemblea di “Sicilia Vera”. Il mezzo adoperato per la comunicazione istituzionale è un avviso di sfratto, consegnato al Presidente dell’assemblea regionale Gianfranco Miccichè. Una cerimonia simbolica e tagliente, in pieno stile De Luca e destinata a fare rumore mediatico non indifferente.
Questo il contenuto della busta di De Luca: “Il Movimento politico Sicilia Vera, vista la deludente esperienza del governo Musumeci; rilevato il sostegno a tale sciagurato governo regionale assicurato dall’on. Gianfranco Miccichè, sia come leader di Forza Italia che come presidente dell’Ars – considerato che il governo Musumeci non sta rispettando le leggi varate dal Parlamento siciliano; che il perdurare di tale sostegno provocherà un ulteriore danno, grave e purtroppo irreparabile, alla Sicilia e ai siciliani – comunica all’on. Micciché, come sopra generalizzato, che se entro e non oltre il 31 marzo 2022 non dichiarerà pubblicamente che quella del governo Musumeci è stata un’esperienza fallimentare, il presente preavviso di sfratto per finita sopportazione diverrà esecutivo. E che pertanto a far data dal 31-10 2022 dovrà lasciare la sede del Presidente dell’Ars in Palermo, Palazzo dei Normanni, dalla S. V. attualmente occupata, libera da laboratori ed effetti personali. Notifica mediante consegna a mani del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Messina 2 ottobre 2021”.
Non sono mancate le parole al vetriolo nei confronti di Nello Musumeci, accusato di una politica fallimentare che non ha portato i frutti sperati. De Luca ha affermato: “Sicilia Vera è l’alternativa giusta a questo fallimento. La nostra azione politica è sotto gli occhi di tanti e si pone in netta discontinuità rispetto agli abusi perpetrati nei palazzi del potere negli ultimi anni”.
Dopo gli attacchi di Salvini (e la candidatura di Minardo, sponda Lega, alla Regione), adesso pure De Luca pone in essere una netta condotta di delegittimazione del Governatore in carica, confermando la ferma volontà di concorrere a Palazzo D’Orleans per applicare il modello già visto a Messina.
Sottolineata pure una differenza etimologica, apparentemente di poco conto ma decisiva per De Luca che si vuole “proclamare” Sindaco della Sicilia e non Governatore.